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Esplosioni a Beirut: ecco cosa sta succedendo

Almeno due esplosioni hanno colpito l’area portuale di Beirut. Ci sono video che mostrano il fungo e il fumo, molte immagine di porte e finestre divelte all’interno degli appartamenti della zona. Ci sono feriti, diversi persone colpite da schegge di vetro; altre riprese per strade mostrano veicoli distrutti dalle detonazioni.

Non è chiaro cosa sia saltato in aria al momento. Secondo quanto dichiarato dal Direttore generale della Pubblica sicurezza libanese, sarebbe esploso un deposito di sodio nitrato stoccato in un deposito da oltre un anno, dopo essere stato confiscato da una nave.

Alcune fonti dal posto avevano spiegato inizialmente che si sarebbe trattato di un deposito di fuochi d’artificio attaccato da un incendio che in precedenza si era propagato nell’area. Versione che però nel tempo ha perso consistenza. Altre dicono che si sarebbe trattato di un deposito di missili di Hezbollah, la milizia sciita filo-iraniana. Potrebbe anche essere stato colpito o vittima di sabotaggio, sulla scia di quanto successo nelle passate settimane in Iran, spiega qualcuno azzardando una speculazione. Hezbollah sta già cercando di de-escalare la situazione: una fonte ha dichiarato che non ritengono possibile che si sia trattato di un attacco israeliano (ma è anche possibile che il gruppo voglia evitare di mostrare pubblicamente una vulnerabilità in casa).

La tempistica è certamente singolare. Domani un tribunale delle Nazioni Unite dovrebbe emettere il suo verdetto nel processo in contumacia a quattro sospettati di aver piazzato l’autobomba che nel 2005 assassinò il primo ministro Rafik HaririTutti e quattro gli indagati sono membri del gruppo Hezbollah, che ha costantemente negato qualsiasi ruolo nella morte di Hariri.

La possibile seconda esplosione è stata segnalata nella residenza di Hariri in città. Sembra che ci siano almeno dieci vittime, ma è presumibile che ce ne siano. Su Twitter, una reporter dice aver udito l’esplosione da Cipro.

Il Libano sta attraversando una profonda crisi economica, con i prezzi dei generi alimentari che sono arrivati alle stelle, e il malcontento diffuso tra la popolazione in sofferenza da mesi e mesi.

Notizia in aggiornamento


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