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Un carico di aiuti o di propaganda? Il caso del treno cinese a Milano

Un treno carico di “materiali di prevenzione per l’epidemia”, sui binari della nuova Via della Seta, ha accompagnato la visita in Italia del vice ministro degli Esteri Wang Yi. Sulla scia della narrazione già adottata dal Dragone nei mesi del lockdown italiano, il Consolato generale cinese a Milano ha rilasciato una lunga nota in cui spiega l’ultimo viaggio del China-Europe Express “Chang’an”, partito dalla base della vecchia Via della Seta a Xi’an e arrivato dodici giorni dopo a Milano.

Un treno che rappresenta “amicizia e speranza”, secondo il Consolato, giunto a destinazione con precisione, tra la visita del ministro Wang Yi e i recettori dell’opinione pubblica italiana ormai riattivati sui rischi di una ricaduta dai contagi. In realtà, la rotta opera ormai da oltre un anno. Dallo scorso maggio ci sarebbe un treno a settimana e altri “ulteriori treni speciali di volta in volta”. Prima di arrivare in Italia, il convoglio passa per Kazakistan, Russia, Bielorussia, Polonia e Germania. A bordo, “materiali anti-epidemia e altre merci”. Al ritorno, invece, ci saranno “anche le auto a marchio Ferrari, uno dei biglietti da visita dell’Italia”.

È la presentazione made in China della nuova Via della Seta su rotaia, una “squadra di cammelli d’acciaio” e “un’ancora di salvezza per aiutarsi a vicenda per combattere l’epidemia”, spiega il Consolato di Milano riprendendo i tipici toni utilizzati da Pechino. “Nella prima metà di quest’anno – si legge ancora nella nota – sono stati aperti un totale di 5.122 treni merci Cina-Europa, con un aumento del 36% su base annua e il volume totale di merci trasportate ha raggiunto 461.000 tonnellate, aumentato del 41% rispetto all’anno scorso”.

Segue una lunga specifica su “l’amicizia” tra Cina e Italia, dei rapporti commerciali e degli scambi bilaterali, con enfasi particolare sui prodotti del made in Italy “amati dai consumatori cinesi”. Da qui nascerebbe l’importanza dei treni China-Europe Express che “forniscono una logistica e un trasporto convenienti, promuovono il flusso regolare delle catene di approvvigionamento internazionali e il collegamento della catena della domanda del popolo, approfondiscono la cooperazione sulla Via della Seta della salute e sull’iniziativa Belt and Road, che portano beneficio a più persone in entrambi i Paesi”. Con questa narrazione, la puntualità dell’ultimo convoglio non appare casuale.

Maggiori dettagli ci sono nella nota dell’Ambasciata italiana a Pechino dello scorso 12 agosto, giorno della partenza del convoglio. Si parla di “un treno cargo speciale organizzato dalla struttura del commissario straordinario Arcuri”, in coordinamento con la stessa ambasciata. Il treno, composto da 45 vagoni, “porta a bordo materiale medico-sanitario destinato dell’epidemia da Covid-19, incluse 16 tonnellate di melt blow, componente essenziale per la produzione di mascherine in Italia”.

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