Lo scontro tra Stati Uniti e Cina non risparmia alcun fronte strategico. Su Taiwan la questione sembra aver aumentato l’interesse del Congresso di Washington, dopo la diatriba TikTok. Nelle scorse settimane è passata in sordina una proposta di legge del deputato Ted Yoho che rischia di esacerbare le tensioni tra la Repubblica popolare e gli Stati Uniti sulla delicata questione dei rapporti statunitensi con Taiwan.
Repubblicano e rappresentante del terzo distretto della Florida, Yoho è annoverato tra i falchi del Congresso per le sue posizioni anti-cinesi. Basti pensare a quando, nel marzo dell’anno scorso, scrisse una lettera al segretario di Stato Mike Pompeo chiedendo all’amministrazione di imporre pesanti sanzioni contro gli ufficiali del governo cinese colpevoli di abusi nei confronti della minoranza turcofona e musulmana nello Xinjiang.Recentemente sulla questione uigura il deputato Yoho, durante un discorso alla Camera, ha definito lo Xinjiang un “Paese occupato”, denunciando la repressione di Pechino nei confronti di kazaki, kirghisi e della minoranza turcofona degli uiguri.
Il Taiwan Invasion Prevention Act punta a chiarire la spinosa questione delle relazioni bilaterali Washington-Taipei. Nel progetto di legge del deputato Yoho, stilato dopo i diversi episodi di escalation avvenuti in Asia orientale, nel Mar cinese Meridionale e il delicato dossier di Hong Kong, sono presenti punti importanti per le future relazioni bilaterali. Nel comunicato stampa del deputato si legge che l’ambigua strategia di politica estera nella zona dello Stretto di Taiwan, che mirava a implementare pacifiche relazioni tra il governo taiwanese e Pechino, ha fallito nel suo obiettivo. E ancora: che l’implementazione politico-militare delle forze militari cinesi dimostra chiaramente le intenzioni della Repubblica popolare e che gli Stati Uniti devono stabilire chiaramente una linea rossa che non deve essere oltrepassata da Pechino. Infine, il deputato afferma che gli Stati Uniti sono obbligati a supportare Taiwan e incoraggiare il ritorno a pacifiche relazioni tra Taiwan e la Cina.
Tra i punti del progetto ci sono una limitata autorizzazione per il presidente statunitense all’uso della forza militare per assistere e proteggere Taiwan; la richiesta al governo di Pechino di rinunciare all’uso di minacce e della forze militare all’interno del complesso mosaico di rapporti diplomatici tra la Repubblica popolare e Taipei; l’introduzione di esercitazioni militari congiunte Usa-Taiwan; l’avvio di una serie trattative per la ratifica di accordi bilaterali in materia di commercio; infine, l’invito ufficiale al presidente di Taiwan per partecipare alle sedute del Congresso statunitense. Nel progetto di Yoho, oltretutto, si annovera la possibilità di aumentare il rifornimento di risorse militari e di sistemi difensivi per le sue forze armate e di rafforzare la cooperazione tra Washington e Taipei nel settore, sia civile che militare, della sicurezza informatica.
Infine il deputato, nei punti chiave presentati nel comunicato, presenta nel progetto di legge un punto che potrebbe far aumentare le tensioni internazionali. Nella bozza si chiede al dipartimento di Stato di favorire visite di Stato o del presidente statunitense o dello stesso segretario di Stato con le autorità di Taiwan, su suolo taiwanese. Quest’ultimo punto potrebbe mettere un ulteriore pezzo sulle ormai delicate relazioni bilaterali Usa-Cina già messe a dura prova sulla questione dopo che il segretario alla Salute, Alex Azar, ha annunciato che visterà l’isola nei prossimi giorni per una visita ufficiale.
Negli ultimi mesi lo scontro sino-statunitense ha colpito ogni settore delicato, in ultimo la questione di TikTok, il popolare social media di proprietà cinese che secondo le autorità di Washington rappresenta una pericolosa minaccia alla sicurezza nazionale. Il Presidente Donald Trump ha minacciato di vietare l’app dal 15 settembre se non avverrà, prima di quella data, una possibile acquisizione da parte di una azienda statunitense delle attività statunitensi di TikTok. Tra le aziende interessate la Microsoft, in trattativa con la ByteDance, società cinese che controlla TikTok.
Le relazioni tra Stati Uniti e Cina, nonostante la tregua commerciale firmata il 15 gennaio 2020, sembrano nel campo della tensione, dopo il dossier di Hong Kong riguardante la legge sulla sicurezza nazionale emanata da Pechino e la decisone statunitense di chiudere il consolato cinese a Houston, in Texas, sospettato di essere una base per lo spionaggio cinese nel settore industriale. La risposta cinese, con la chiusura del consolato statunitense a Chengdu, non si è fatta attendere. Nel mentre, Taiwan rimane una spinosa questione nelle delicate relazioni Washington-Pechino, rapporti che dopo le elezioni di novembre 2020, sia con Trump che con lo sfidante democratico Joe Biden, rimarranno al centro dell’agenda di politica estera statunitense.