Il mondo del post-Covid-19 sarà sempre più digitale. È per questo che serve un nuovo approccio alla cyber-sicurezza, europeo e all’insegna dello sforzo condiviso tra istituzioni, industria e mondo della ricerca. È il messaggio che arriva dalla CybertechLive Europe 2020, capitolo europeo della rassegna nata in Israele, quest’anno tutto in modalità virtuale a causa della pandemia. Tra i protagonisti del dibattito Paola Pisano, ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo (che collabora all’organizzazione dell’evento), e Tommaso Profeta, nuovo managing director della divisione Cyber security a piazza Monte Grappa. “Il futuro digitale non è mai stato così importante”, ha affermato Profumo durante il suo intervento. Parole che fanno da eco a quelle pronunciate simultaneamente a Bruxelles dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel discorso annuale sullo stato dell’Ue: “abbiamo bisogno di un piano comune per un’Europa digitale che abbia obiettivi chiari e definiti per il 2030. Per questo motivo investiremo il 20% del Next generation eu nel settore digitale.”
L’INTERVENTO DELLA MINISTRA PISANO
“La pandemia ha sottolineato l’importanza della digitalizzazione in tutti i settori dell’Unione europea”, ha spiegato da Cybertech la ministra Pisano, già docente di Innovazione e management presso l’Università di Torino. “L’Unione – ha aggiunto – ha riconosciuto l’importanza della sicurezza tanto nella sfera fisica quanto in quella virtuale”. D’altra parte, “la scoeità è sempre più legata al settore digitale e il software ha assunto un’importanza fondamentale”. Pur riconoscendo che l’Italia è ancora indietro in questo settore e che molto resta ancora da fare, Pisano ha spiegato come la privacy e la cyber security siano al centro dei progetti dell’esecutivo guidato da Giuseppe Conte per assicurare la sicurezza dei cittadini italiani. Sicurezza che considerata la minaccia transazionale, ha ribadito la ministra, non può prescindere dalla cooperazione internazionale. “L’Italia, insieme ad altri attori internazionali, è impegnata nella definizione di una strategia globale per la lotta contro il cyber crime”, ha rimarcato.
LE PAROLE DI PROFUMO
“La crisi dovuta al Covid-19 ci ha già insegnato molte lezioni; un aspetto è decisamente chiaro: il modo in cui viviamo e lavoriamo sta cambiando rapidamente e il passaggio a un futuro digitale sarà solo più veloce”, ha detto l’ad di Leonardo, Alessandro Profumo. “Pensiamo alle tecnologie abilitanti per la digitalizzazione: High performance computing, Big data, 5G, Cloud e Intelligenza artificiale. Queste tecnologie possono essere applicate in molti ambiti della vita e diventeranno fondamentali per il successo dell’industria e della società. Questo è il motivo per cui – ha continuato l’ad di Leonardo –la trasformazione digitale deve rimanere una priorità assoluta per l’Unione europea. A livello pratico, l’attuazione della strategia dell’Ue in materia di digitale e di dati rappresenta un passo importante”.
Nel suo discorso, Profumo ha proposto le misure da prendere per raggiungere ciò che l’esecutivo comunitario guidato da Ursula von der Leyen ha definito come “sovranità tecnologica”. Prima di tutto, ha affermato, “ritengo sia indispensabile una strategia guidata dalla Commissione europea volta a rafforzare le capacità dell’Europa in materia di sicurezza. La ragione per un approccio congiunto è ovvia. Sappiamo che le tecnologie sensibili possono rappresentare un rischio per la sicurezza se ci affidiamo solo a fornitori non europei. Il dibattito sul 5G è solo uno degli esempi”.
IL CYBER NELLA DIFESA
Queste nuove tecnologie “sono cruciali nel settore dell’aerospazio, difesa e sicurezza che, per sua natura, è strategico e all’avanguardia in materia di innovazione tecnologica e ha l’assoluta necessità di essere “secure by design”. In secondo luogo – ha proseguito – la strategia dell’Unione europea sulla sicurezza deve anche puntare a rafforzare la relazione con l’industria. Questo ci permetterà di avere capacità in grado di rispondere alle necessità attuali e future. A mio avviso, va riconosciuto che un’industria della sicurezza innovativa è essenziale per la sovranità tecnologica dell’Europa: ecco perché una dimensione specifica relativa alla sicurezza dovrebbe far parte del piano europeo di ripresa.” Centrale per l’amministratore delegato di Leonardo è anche la corretta allocazione delle risorse per i programmi di sicurezza dell’Unione: “la sicurezza deve essere al centro di questo sforzo. I budget in questo ambito devono essere incrementati per colmare i gap capacitivi. La resilienza, compresa la resilienza informatica, deve diventare una priorità dei programmi di finanziamento europeo”, ha concluso Profumo.
IL COMMENTO DI PROFETA
Durante il live event ha preso la parola anche Tommaso Profeta, da alcune settimane Managing director della Cyber security division creata da Leonardo nel 2018. “Come Leonardo – ha affermato Profeta – supportiamo il Paese e le istituzioni nell’essere resilienti mediante le nostre competenze, tecnologie, capacità e soluzioni: lo abbiamo fatto durante la pandemia, supportando aziende e infrastrutture governative nel garantire operatività e servizi anche in modalità smart working a dipendenti e cittadini,” e “lo abbiamo fatto nella fase due di ripresa dell’operatività – ha continuato – con soluzioni per un ritorno sicuro nei luoghi di lavoro e pubblici con il fine di garantire comportamenti sicuri nella nuova normalità”. In qualità di player di riferimento nazionale e internazionale per le Forze di polizia e le agenzie di Homeland security relativamente agli aspetti di cyber security e digitalizzazione, ha rimarcato, “Leonardo dispone inoltre di una proposizione integrata che comprende servizi e sistemi di Threat intelligence e sistemi a supporto delle indagini per potenziare le capacità e gli strumenti di individuazione, risposta e indagine delle minacce cibernetiche a disposizione delle autorità di contrasto”. Sulla base di queste esperienze, l’aziendaauspica di partecipare alla creazione e sviluppo dell’Unità congiunta per il cyber spazio (Joint cyber unit) prevista dalla strategia di Sicurezza dell’Ue – ha concluso Profeta – con l’obiettivo di contribuire alla realizzazione di vere soluzioni europee per il mercato interno per proteggere, gestire e integrare le informazioni di sicurezza più critiche anche avvalendosi delle competenze dei Leonardo Labs per indirizzare specifiche esigenze su tecnologie emergenti”.