Concluso il turno elettorale dello scorso settembre, si pensa già alle elezioni amministrative della prossima primavera in alcune grandi città, tra cui Napoli. I già comunisti Bettini e Bassolino con solerzia si sono incontrati a Roma per parlare proprio di futuro. Non è mancato un passaggio, secondo le cronache, sul possibile ritorno dell’ex sindaco di Napoli nel Pd. Come era ovvio che fosse, hanno discusso anche dell’avvenire politico e amministrativo della città, in previsione del quale Bassolino si sta mostrando molto attivo.
Non è ancora chiaro se intende presentare una sua lista alle elezioni comunali o se aspira a ricandidarsi come sindaco della città, facendo leva soprattutto sulla sua immagine ben conservata, grazie ai buoni e proficui rapporti con l’informazione, nati nel secolo scorso, nel lontano 1993. Egli ha ricordato di poter mettere a disposizione 40 saggi, componenti di un pensatoio che ha la capacità di contribuire alla risoluzione di carenze e difficoltà maturate negli ultimi lustri a Napoli, (alcuni dei quali governati anche dalla sinistra), contrassegnati da gravi omissioni e consapevoli inazioni. Si sta spendendo per correggere un dibattito sciatto, inconcludente, facendo tesoro dell’esperienza amministrativa precedentemente maturata. Il vecchio dirigente comunista, a nome del suo spicchio di sinistra partenopea, ha interesse a interloquire con altre componenti, anch’esse proiettate verso un positivo dialogo per ridare nuova vita a Napoli.
Ci sarà questa volta, fuori dagli schemi cdx e c/sinistra, qualche formazione politica di Centro, caratterizzata dalla propria originale identità, fatta di autonomia, di ispirazione cristiana, che avrà piacere di confrontarsi con le altre forze politiche, compresa quella di Bassolino, col solo fine di fare uscire la città dal tunnel. Attenzione primaria e concreta per lo stato delle periferie; recupero o restauro dello stato dell’edilizia scolastica; nuove scelte urbanistiche che mettano ordine nelle strutture sanitarie territoriali e di alta specializzazione non solo, ma anche a una razionalizzazione dei presidi sanitari territoriali, coerenti con la realtà che si sta affrontando. Una maggiore cura del verde, dell’igiene urbana e ambientale, come pure il potenziamento dei trasporti e una più diffusa presenza di impianti sportivi sono capitoli amministrativi fondamentali.
Una formazione politica di Centro, peculiare per autonomia e per ispirazione cristiana, che guarda soprattutto al rispetto della dignità della persona umana ha interesse a mettere a disposizione il proprio concreto impegno, per affrontare i veri problemi della gente, abbandonando vecchi stereotipi e gride manzoniane. La cultura cattolica, sotto diverse forme, sin dall’inizio del ventesimo secolo a Napoli, non ha fatto mancare il proprio sostegno alla crescita della democrazia e alla difesa della libertà. Come in passato anche oggi, in previsione delle elezioni comunali nel 2021, un partito politico autonomo e di ispirazione cristiana è pronto a svolgere la sua parte significativa, per colmare un preoccupante vuoto culturale, prima ancora che politico. Si tratta di capire a quale paradigma guardare, per superare il perdurante disagio di una comunità che vive un preoccupante declino.