la rivista AmbienteDiritto.it, pubblicata per la prima volta nel settembre del 2000, con la missione di raccogliere e commentare la più rilevante giurisprudenza costituzionale, europea, amministrativa, civile e penale in materia ambientale, era all’epoca tra le prime rivista on line, nel campo giuridico, ad occuparsi di questo settore. Oggi, a 20 anni dalla sua fondazione, l’indiscussa autorevolezza e l’ampia diffusione raggiunta nel campo accademico e professionale, ne fanno una delle poche riviste del settore in continua espansione.
Attorno alla rivista, negli anni, è sorto anche un Quotidiano Legale di aggiornamento, una casa editrice (dotata di codici propri), che ha pubblicato pregiati lavori scientifici, ottenendo ottimi successi di critica e commerciali e un “Centro Studi” che si occupa di ricerca e formazione. A tal proposito svariati sono stati i corsi di formazione organizzati direttamente o insieme ad altri enti di formazione e istituzioni accademiche universitarie o ancora corsi a cui la Rivista ha dato collaborazione tecnica, fornendo testi e materiali.
Altrettanto numerosi sono i convegni scientifici organizzati da AmbienteDiritto.it presso le università ed importanti istituzioni, nel Paese come all’estero, nonché le numerosissime iniziative culturali patrocinate dalla Rivista in Italia.
La Rivista, cura la raccolta di giurisprudenza (con sentenze integrali, massime, note a sentenza, osservatori…) ed in questi 20 anni di attività ha pubblicato tutta la giurisprudenza nazionale più rilevante (oltre 43.000 sentenze di cui molte annotate e commentate), divenendo così la raccolta più completa e accreditata in Italia nel settore ambientale. Essa è peraltro molto apprezzata anche in ambito accademico come risulta dagli abbonamenti sottoscritti dalle biblioteche universitarie e istituzionali. In campo professionale, poi, fra i 10 studi legali più importanti nel mondo, ben 7 hanno sottoscritto l’abbonamento con AmbienteDiritto.it e tra i primi 12 d’Italia, 10 sono abbonati (Fonte: Il Sole24Ore – lunedì 13 maggio 2019 (ultima rilevazione);
La dottrina è curata da docenti, avvocati, magistrati, dirigenti pubblici, studiosi – italiani e stranieri e sono oltre 1200 i ricercatori accademici dell’area 12 iscritti alla Rivista, distribuiti su tutti gli atenei italiani. Senza parlare degli approfondimenti, le monografie, la formazione, corsi e convegni… tutte iniziative che, in questi 20 anni, hanno rinnovato, di giorno in giorno, l’interesse dei lettori e l’entusiasmo della redazione e dei collaboratori.
Nelle intenzioni dell’editore “L’esubero di nuove informazioni, continuamente prodotte ed acquisite, determina un istintivo atteggiamento collettivo di difesa, come segnalano la frantumazione dei linguaggi scientifici in un gran numero di settori e sottosettori spesso scarsamente comunicanti e, nel più vasto riferimento sociale, una cultura sempre più frammentata in tanti interessi particolari e quasi mai tesa alla ricerca con prospettive globali.
La cultura fortemente frammentata e accelerata è sfociata sul piano intellettuale e su quello sociale nel senso dell’effimero, è diventata cultura dell’effimero e ha aumentato l’incapacità di creare sintesi come risposte ai problemi giuridici, sociali e del diritto. Occorre articolare collegamenti e interdipendenze capaci di mettere in relazione e valorizzare a pieno tutta la ricchezza, la fecondità e la capacità autoprogettuale di ogni singola disciplina e sottodisciplina. Occorre una ricerca interdisciplinare che sia ricerca di globalità come ricerca di relazione fra diversi frammenti e quindi come ricerca di orizzonti di significati.
Una comunicazione “certificata del diritto” è il tentativo complesso di localizzare nella storia l’istante dell’originalità primitiva, di indicare lo stadio larvale di ciò che verrà. Le nostre difficoltà, ovviamente, non alla sola effimera modernità sono imputabili: arduo è imparare a farsi esperti, a vivere.”
AmbienteDiritto.it è infine una rivista è aperta. In particolare accademici, studiosi ed esperti delle discipline giuridiche possono offrire la collaborazione con AmbienteDiritto.it, in maniera gratuita e volontaria.