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Mascherine e stato di emergenza fino al 31 gennaio. Cosa ha deciso il governo

Sarà stato di emergenza fino al 31 gennaio. L’Italia ricorderà il 2020 come un anno vissuto in stato di emergenza, visto che è da marzo che il Paese è sottoposto a una legislazione, nei fatti, straordinaria. E così, dopo le due fumate nere di martedì per assenza del numero legale, questa mattina Montecitorio ha approvato la risoluzione della maggioranza sulla pandemia con 253 Sì e 3 No, mentre l’opposizione non ha votato.

La risoluzione impegna il governo a “disporre la proroga dello lo stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021 e a provvedere affinché su tutto il territorio nazionale sia introdotto l’obbligo di indossare la mascherina anche nei luoghi all’aperto e per l’intero arco della giornata”. A stretto giro di posta, l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del nuovo Dpcm che seguirà le indicazioni del Parlamento.

Il Consiglio dei ministri, conclusosi poco dopo le 14, ha confermato un po’ tutte le misure anti contagio finora previste, con l’introduzione dell’obbligo delle mascherine all’aperto. Per ora, comunque, nessuna nuova stretta alle attività produttive. Nella riunione a Palazzo Chigi, i ministri hanno ribadito un percorso di massima condivisione in ogni passaggio: ci si tornerebbe a confrontare se in futuro si rendesse necessaria una stretta agli orari di apertura dei negozi o ad altre attività, ma il nuovo Dpcm, hanno spiegato i ministri, non prevederà nessuna limitazione in tal senso. Il nuovo Dpcm con le misure anti Covid dovrebbe avere una durata di trenta giorni. Il Dpcm, ha sottolineato Roberto Speranza, arriverà solo dopo il confronto con le Camere e un nuovo passaggio con i rappresentanti di Regioni, Comuni e Province.

In caso di un pericoloso aggravamento dei contagi da Covid 19 il governo potrebbe optare per delle “chiusure selettive: nello scenario di rischio, a differenza di quanto ipotizzato nello scenario tendenziale, la ripresa dei contagi osservata a partire da agosto si aggraverebbe sensibilmente nei mesi finali del 2020, portando anche al raggiungimento di livelli di guardia in termini di ricoveri ospedalieri. Ciò indurrebbe il governo a reintrodurre chiusure selettive di alcuni settori e misure di distanziamento sociale”.

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