Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Questa è l’ora dell’unità politica. Parla il viceministro Cancelleri (M5S)

Intervista al viceministro delle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri: cinque miliardi subito pronti sono il segno di un governo che ha compreso benissimo la situazione del Paese. Alle opposizioni dico, basta attacchi, uniamo le forze contro la pandemia come dice Mattarella. Il Movimento ha fatto tanta strada, dagli Stati Generali un’occasione per un salto di qualità

Cinque miliardi di ristori rappresentano la risposta giusta al momento giusto. Ne è convinto Giancarlo Cancelleri, siciliano di Caltanissetta, classe 1975 e viceministro grillino delle Infrastrutture e dei Trasporti. E chissà che i giorni più bui per l’Italia da marzo non siano anche l’occasione per un salto di qualità da parte del Movimento.

Cancelleri, ieri il governo ha varato ristori fino a 5 miliardi per le categorie produttive. Basterà?

In questo anno di governo siamo riusciti a fare cose importanti, abbiamo gestito con saggezza e determinazione la più grossa emergenza sanitaria della storia mondiale e con questo spirito stiamo gestendo la seconda ondata di questa terribile pandemia. In questo momento gli sforzi, ovviamente, non possono che essere concentrati principalmente nel dare risposte immediate alle tante categorie che sono state colpite direttamente dalle restrizioni imposte dallo stato d’emergenza.

Faccio notare come molti osservatori abbiano accusato il governo di non avere un strategia di medio-lungo periodo, limitandosi a tamponare le emorragie…

Non è così. Aiutare le attività produttive con soldi immediati, non significa che non stiamo lavorando a una strategia di medio e lungo periodo. Il Recovery Fund pone l’Italia di fronte a un’occasione storica che non vogliamo e non possiamo lasciarci sfuggire. È lo strumento di cui avevamo bisogno che il governo Conte utilizzerà per ammodernare il Paese, per renderlo competitivo con il resto del mondo e all’altezza delle aspettative delle generazioni future.

La piazza ribolle, nel frattempo…

Il disagio e la sofferenza stanno raggiungendo livelli altissimi, soprattutto negli ultimi giorni. Una cosa comprensibile se si pensa ai durissimi sacrifici che sono stati affrontati, specialmente da alcune categorie, e che oggi siamo nuovamente chiamati ad affrontare. Ma il governo sta facendo il massimo per non lasciare indietro nessuno e per mettere in campo piani efficaci affinché si possa ripartire rapidamente. Ricordo che sono stati stanziati 5 miliardi per il decreto Ristoro. I lavoratori maggiormente colpiti dalle misure di contenimento della pandemia saranno, in pochi giorni, ristorati con soldi a fondo perduto versati direttamente sui loro conti corrente, nella misura di circa il doppio rispetto alla prima emissione del Dl Rilancio. Una cosa mai vista prima.

Dall’opposizione non si placa il fuoco sul governo. Forse è l’ora dell’unità politica, ancor prima che nazionale?

In circostanze come queste, per chi sta all’opposizione le misure che vengono adottate non sono mai sufficienti. È facile criticare, anche se quello che si sta facendo è il massimo che si possa fare. Ma questo non può essere il tempo per le guerre, le critiche faziose o le prese di posizioni strumentali. Questo è il momento di essere uniti, non perdersi d’animo e combattere con forza, tutti assieme, un nemico comune. Mi rivolgo soprattutto a chi riveste ruoli istituzionali, non è questo il momento di soffiare sul fuoco della sofferenza per qualche punto percentuale di consenso in più, come auspicato più volte anche dal presidente Mattarella, questo è il momento dell’unità.

Cancelleri, non c’è dubbio che l’Italia del post Covid dovrà ripartire dalle infrastrutture. Un’agenda?

La pandemia che ha investito l’Italia ha evidenziato ancora di più il gap economico e infrastrutturale che c’è tra il nord e il sud del nostro Paese. E l’Italia, per essere una nazione forte e competitiva, deve necessariamente colmare questo divario. Il governo Conte sta lavorando a un piano d’insieme per realizzare tante buone infrastrutture che saranno il principale volano di crescita dell’Italia. Gli investimenti pubblici in questi anni sono crollati e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Noi vogliamo invertire la rotta. Sarà un cammino lungo e difficile, ma senza il rilancio dei buoni investimenti il Paese non potrà mai risollevarsi davvero.

Magari è tempo di ripensare una spesa pubblica fin qui poco efficiente…

Si sono sprecate tante risorse su progetti che stentano a decollare mentre ci si è spesso dimenticati delle grandi e piccole opere realmente utili e di quella sana manutenzione che invece darebbe sicurezza e prosperità reale a tutta la nazione.

Gli Stati Generali del Movimento Cinque Stelle arrivano in un momento drammatico. Un’occasione per migliorarsi e restituire una nuova immagine del M5S?

Io sono molto fiducioso, il M5S è nato dal confronto e dall’ascolto dei cittadini. I primi gazebo rispondevano proprio a queste esigenze: ascoltare e confrontarsi con i cittadini di ogni singolo comune per affrontare e contribuire a risolvere i problemi del Paese. Un grande momento di confronto come gli Stati generali non può che essere un’altra ottima occasione di crescita per il Movimento e per la democrazia.

Se guarda indietro, cosa vede?

In questi due anni di governo abbiamo attuato buona parte delle cose promesse in campagna elettorale. Dal reddito di cittadinanza agli interventi sulla giustizia e per lo sviluppo economico. Stiamo lavorando bene anche se c’è ancora molto da fare. Gli Stati generali serviranno a dare nuovo slancio al M5S. Molte nostre battaglie storiche sono ormai leggi dello Stato, ora dobbiamo guardare avanti, non è importante pensare al chi, ma al cosa e al come continuare a rispondere concretamente alle esigenze dei cittadini.

Viceministro, torniamo alle industrie. Cosa si sente di dire a quei operatori del trasporto che minacciano di alzare bandiera bianca causa pandemia? C’è il caso di Italo…

Che devono tenere duro e avere pazienza, con la consapevolezza però che il governo c’è, è al loro fianco e sta facendo l’impossibile per cercare di alleviare i disagi causati da questa pandemia. Pochi giorni fa è stato firmato dal Mit e dal Mise il decreto che assegna delle risorse alle aziende del trasporto, e Italo è una di queste. I cittadini possono essere certi di una cosa: tutto quello che è possibile fare il governo Conte lo sta facendo.

×

Iscriviti alla newsletter