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Il Recovery non è a rischio, ma quanta ipocrisia sul Mes. La versione di Villarosa

Chi parla di Mes oggi senza sapere in dettaglio quanti soldi servono, sta solo facendo politica becera. Lo dice a Formiche.net il sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze Alessio Villarosa (M5S) con riferimento a Italia Viva, ad un pezzetto di Pd e a Forza Italia. Secondo l’esponente grillino ad oggi non esiste un piano nazionale che indichi il fabbisogno per il sistema sanitario, anzi, osserva che all’interno del Recovery Fund (che non è messo a rischio dal controcanto polacco) ci sono già i fondi per la Sanità.

Varsavia ha nuovamente minacciato un veto su tutto il pacchetto di bilancio. Potrebbe essere a rischio il Recovery Fund?

Non penso che per uno Stato solo si possa bloccare un iter già programmato con numerosi incontri e dopo tanto tempo.

I negoziatori del Parlamento europeo hanno accusato la presidenza dell’Ue di far “circolare informazioni distorte”. E come conciliare le diverse sensibilità?

Non mi occupo di rapporti con l’Europa. Sinceramente non faccio il conciliatore e non so dirle.

A che punto sono le progettualità italiane per l’utilizzo del Recovery Fund?

Abbiamo una scadenza che è aprile 2021 e abbiamo l’intenzione di mettere nella legge di Bilancio un fondo specifico, ma non è ancora arrivato il momento di dover obbligatoriamente indicare come utilizzare quei fondi. Quindi abbiamo già raccolto numerose indicazioni: di proposte ne sono arrivate tante, le stiamo pulendo. La nostra intenzione non è quella di fare 10 milioni di proposte, ma poche e che abbiano un impatto importante su tutto il territorio nazionale. Rispetto ai progetti iniziali siamo scesi a un quinto.

Quali i settori trainanti su cui concentrare le maggiori risorse?

C’è scritto nelle linee guida che abbiamo preparato. Ovvero la digitalizzazione, il green, l’eliminazione di differenze economiche sul territorio nazionale, i fondi per il Mezzogiorno e per la parità di genere, oltre ad una proroga del super bonus.

Il sostegno alle imprese in che misura potrà essere perseguito?

Il Recovery non potrà essere utilizzato per ridurre le tasse a chi oggi deve pagarle, ma nel caso del super bonus può essere impiegato per ridurre i costi. E questo vorrei farlo anche per le imprese: infatti una delle mie richieste è quella di ampliare il super bonus anche alle micro imprese, sia permettendo loro di impiantare pannelli fotovoltaici, accumulatori o colonnine di ricariche elettriche per far loro risparmiare i costi energetici, sia addirittura introducendo un nuovo bonus energia che consenta loro anche di guadagnare sull’energia che produrranno.

La pressione fiscale in Italia però resta elevatissima. Come porvi rimedio?

Utilizzando i soldi del Recovery per una serie di investimenti che, di solito, vengono attuati con fondi interni si potrebbero liberare maggiori risorse per ridurre le tasse agli italiani.

Il ritardo del Recovery aprirebbe la strada per il Mes?

Qualcuno ha presentato un piano sanitario per il nostro Paese? Questa è la domanda. Dovrebbero spiegarmi come fanno oggi a parlare di Mes. Vorrei capire perché si parla ancora di Mes quando non esiste un piano che ci dica il fabbisogno per il nostro sistema sanitario. All’interno del Recovery Fund ci sono già i fondi per il sistema sanitario. Una parte di fondi del Next generation Ue, circa 20 miliardi, sono già destinati alla Sanità. Sappiamo se saranno sufficienti? Non ancora. Per cui come si fa a parlare di Mes se ci sono altre risorse a disposizione e soprattutto se non si sa ancor quanto denaro occorrerà? Chi parla di Mes oggi senza sapere in dettaglio quanti soldi servono, sta solo facendo politica becera.

Da parte di chi?

Italia Viva sta facendo parecchia confusione sul Mes e sul tema delle condizionalità. Il Pd ogni tanto lo tira fuori, anche se un po’ meno di IV, oltre a qualcuno dell’opposizione come Forza Italia. Spingono per il Mes ma senza sapere a cosa servirà. Ricordiamoci che i nuovi ospedali si possono sì costruire con una spesa in conto capitale, ma non si potranno gestire gli stipendi di medici neo assunti lì. Ci sarà bisogno di spese correnti, non si potrà pagare il medico fino ad un certo punto e poi chiudere l’ospedale. Per questa ragione è importate capire quale sarà il piano sanitario, quante risorse in conto capitale serviranno, quante di lungo periodo: solo allora si potrà fare un ragionamento.

twitter@FDepalo

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