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Più alberi contro l’inquinamento. Con Arbolia la scommessa di Snam e Cdp

Le società guidate rispettivamente da Marco Alverà e Fabrizio Palermo lanciano Arbolia, ente che si occuperà di piantumare in aree poco boschive fino a tre milioni di alberi, per poi restituirle alle amministrazioni locali

In Italia ci sono non meno di 12 miliardi di alberi, che non sono certo pochi per un Paese di piccola-media dimensione. Il problema è che i migliori amici dell’aria pulita e alleati nella lotta all’inquinamento mancano dove sarebbero più utili per combattere cambiamento climatico ed emissioni di CO2, per esempio nelle aree metropolitane. Cassa Depositi e Prestiti e Snam se ne sono accorte, dando vita ad Arbolia, la nuova società benefit (forma giuridica che aggiunge al profitto l’impatto positivo sull’ambiente e sulla collettività) creata con l’obiettivo di realizzare aree verdi nelle città e nei territori italiani per contribuire al miglioramento della qualità dell’aria e alla lotta ai cambiamenti climatici. In tempi di fuga dai centri storici, anche causa pandemia, è un’operazione che vale la pena tentare.

L’ambizione da parte della società per la distribuzione e le infrastrutture del gas guidata da Marco Alverà e Cdp (che di Snam è azionista di riferimento tramite Cdp Reti), non manca. Arbolia si è posta infatti come obiettivo quello di piantare 3 milioni di alberi in Italia entro il 2030, consentendo l’assorbimento di circa 200mila tonnellate di CO2 all’anno e supportando la forestazione nazionale.

“La società”, hanno spiegato Snam e Cdp  in una nota, “va incontro all’esigenza delle aziende di investire in interventi di questo tipo per ridurre la propria impronta carbonica e al crescente interesse dei cittadini verso iniziative di carattere ambientale”.

Ma come opererà nel concreto Arbolia? La società appena nata, progetterà, promuoverà e realizzerà iniziative di imboschimento e rimboschimento su terreni messi a disposizione dalla Pubblica amministrazione e dai privati, mediante il sostegno economico di aziende e persone che desiderino contribuire al miglioramento dell’ambiente e dell’ecosistema.

Non è tutto. Arbolia si assumerà inoltre gli obblighi di cura e manutenzione degli alberi per i primi due anni, sollevando le stesse amministrazioni dai relativi oneri. In buona sostanza, il nuovo ente avrà in gestione dalle amministrazioni pubbliche delle aree su cui provvederà a piantumare, con alberi alti circa un metro. E, dopo due anni di mantenimento, il bosco verrà restituito al comune, alla regione, agli enti della pubblica amministrazione.

D’altronde, come chiariscono le stesse Snam e Cdp, “la forestazione è fondamentale per contrastare i cambiamenti climatici grazie alla capacità degli alberi di sottrarre la CO2 dall’atmosfera. A ciò si aggiungono benefici in termini di filtraggio degli inquinanti (tra cui il particolato), diminuzione delle temperature locali, contrasto al dissesto idrogeologico e regolazione dei flussi delle acque. Oggi in Italia esistono 12 miliardi di alberi, il 35% dei quali fa parte di foreste. Grazie alle piantumazioni potrebbero nascere circa 500mila nuovi alberi all’anno, rafforzando la biodiversità e rendendo i territori più vivibili e resilienti”.

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