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Così faremo comunicare Terra e Luna. Parla Avino (Argotec)

Conversazione con David Avino, fondatore e managing director di Argotec, azienda aerospaziale di Torino che ha ricevuto un finanziamento da UniCredit per la prima fase di studio di Andromeda, la costellazione che punta a fornire comunicazioni alle future missioni sulla Luna

“Un riconoscimento importante e un primo passo per proseguire nello studio di un progetto su cui lavoriamo da tre anni”. È così che David Avino, fondatore e managing director di Argotec, commenta a Formiche.net il finanziamento da 3,4 milioni di euro arrivato da UniCredit per il programma Andromeda, la costellazione di piccoli satelliti che punta a fornire comunicazioni alle (tante) future missioni sulla Luna.

MISSIONI DEL FUTURO

“Da qui al 2030 ci sono 95 missioni programmate verso la superficie lunare – ha notato Avino – e il nostro target è avere i primi satelliti in orbita nel 2024”. L’attenzione italiana è soprattutto (ma non solo) per il programma Artemis, con cui gli Stati Uniti vogliono tornare sulla Luna nel giro di pochi anni (in attesa di capire “l’effetto Biden”). Non sarà una toccata e fuga. Il piano prevede una presenza stabile in orbita e sulla superficie. L’Italia vi ha aderito con convinzione, sia tramite il rapporto bilaterale con gli Stati Uniti, sia con la partecipazione all’Agenzia spaziale europea (Esa). Il dossier è gestito dal sottosegretario Riccardo Fraccaro, che a settembre ha siglato con Jim Bridenstine, numero uno della Nasa, una dichiarazione d’intenti proprio su Artemis. L’Agenzia spaziale italiana (Asi) presieduta da Giorgio Saccoccia è già al lavoro sulla sua implementazione.

COMUNICAZIONI PER LA LUNA

Tra le aree di collaborazione citate dalla dichiarazione d’intenti c’è anche quella delle telecomunicazioni lunari, una capacità strategica per tutte le missioni esplorative, robotiche e umane. Oltre Artemis, gli impegni in programma sono numerosi, e così da tre anni Argotec ha deciso di iniziare a lavorare sul progetto Andromeda. Orbitando intorno alla Luna con i suoi micro-satelliti, è pensata per “offrire accesso alla connessione dati in tempo reale ad agenzie spaziali e ad altri enti istituzionali che saranno impegnati in missioni scientifiche e tecnologiche”, ha rimarcato Avino. Il progetto è basato “sulla nostra piattaforma Hawk, ormai consolidata, e su un modello di business ben strutturato”.

L’IMPEGNO DI UNICREDIT

Così strutturato da aver convinto anche UniCredit, che ha deciso di finanziare la prima fase di studio per 3,4 milioni di euro. La Banca, spiega la nota ufficiale, “crede fortemente nelle capacità di Argotec e da tempo ne supporta i più ambiziosi progetti; a partire dal 2016, infatti, la collaborazione con l’azienda torinese ha portato ad essere il partner finanziario di riferimento, con la concessione, inizialmente, di affidamenti a breve termine a supporto dei primi contratti siglati e, successivamente, a linee più strutturate per i nuovi progetti di sviluppo”.

I PIANI DI ARGOTEC

“Per Argotec è fondamentale creare sinergie con realtà che condividano appieno la sua visione e che possano supportare la crescita aziendale e progetti innovativi e ambiziosi come Andromeda”, ha spiegato da parte sua Avino. “Ci sentiamo ancora più motivati con UniCredit al nostro fianco – ha aggiunto il manager – mentre continuiamo a investire per restare agganciati al treno dello sviluppo e della crescita tecnologica nell’esplorazione spaziale”. Anche perché Argotec sarà già a bordo della prima missione di Artemis, quella che il prossimo anno porterà il vettore Space Launch System e la capsula Orion a orbitare intorno alla Luna. Il piccolo satellite ArgoMoon si staccherà dal vettore e ne monitorerà una parte del viaggio.

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