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Il derby fra Germania e Francia per Biden. (E l’Italia…)

La prossima settimana sono previsti i primi contatti tra il team Biden e i governi di Francia e Germania. L’Italia aspetta, intanto si allea con Macron sulla web tax sfidando la futura amministrazione Usa

C’è grande fermento nel Vecchio continente per l’ingresso di Joe Biden alla Casa Bianca. L’obiettivo è normalizzare i rapporti commerciali dopo i quattro anni di Donald Trump caratterizzati da aspre tensioni.

In prima fila ci sono Francia e Germania che, racconta Bloomberg, stanno “guidando gli sforzi per prendere contatti competitivi per il team del presidente eletto”. Parigi punta in primis a risolvere la controversia Airbus-Boeing. Berlino, invece, spera di rilanciare il dialogo commerciale per evitare, dipendente com’è dall’export, nuovi dazi sull’export e per cancellare quelli dell’era trumpiana, spiega l’agenzia americana. Che ricorda anche come la Germania di Angela Merkel stia mettendo in guardia dagli sforzi commerciali della Cina, che ha da poco firmato un accordo per un’area di libero scambio nell’Indo-Pacifico assieme ad altri 14 Paesi: circa il 30% della popolazione mondiale e del prodotto interno lordo, cioè il più grande blocco commerciale globale.

Il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire aveva un colloquio telefonico con il team Biden in agenda per lunedì. Ma è stato rinviato ai prossimi giorni. Anche i funzionari tedeschi hanno spiegato di aspettarsi un contatto la prossima settimana.

E l’Italia? Dopo il colloquio telefonico tra Biden e il premier Giuseppe Conte è calato il silenzio. Intanto, però, Parigi ha trovato la sponda di Roma sulla web tax. Infatti, nel suo viaggio di ieri nella Capitale il ministro Le Maire ha incassato l’appoggio dell’omologo Roberto Gualtieri. Il titolare del Tesoro italiano ha spiegato che con “Bruno” si è parlato anche di un “problema importante, a livello globale ed europeo, quello della tassazione. Innanzitutto della digital tax e del livello effettivo di tassazione minima, i due pilastri su cui siamo impegnati in uno sforzo comune per raggiungere un accordo a livello globale che, naturalmente, come presidenza italiana del G20 vogliamo rilanciare su entrambi i pilastri”. Non certo il migliore dei modi per accogliere la nuova amministrazione Biden-Harris, in ottimi rapporti con la Silicon Valley.

Anche perché guardando oltre Atlantico, notava Carlo Pelanda in una recente intervista con Formiche.net all’Italia sarebbe più utile una convergenza con la Germania piuttosto con la Francia.

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