Il ministro della Difesa Guerini risponde indirettamente ai progetti di autonomia strategica europea di Macron: “Lavoriamo per rafforzare il pilastro Ue della Nato”. L’ambasciatore Usa Eisenberg saluta l’Italia: “Eccellente cooperazione, proseguirà”
Tra Italia e Stati Uniti c’è “eccellente cooperazione” nel settore aerospazio e difesa. Parola dell’ambasciatore statunitense in Italia Lewis Eisenberg, intervenuto oggi alla presentazione del paper di American Chamber of Commerce in Italy a tema La centralità della relazione transatlantica per il settore Aerospace & Defense. L’ambasciatore ha sottolineato di essere arrivato al quarto — “e presumo ultimo” — anno del suo incarico a Roma ma si è detto certo che “la cooperazione bilaterale” in questo ambito “è importante e continuerà a essere importante. Non soltanto in termini commerciali ma anche di sicurezza”. L’ambasciatore ha poi ricordato le molte, “eccezionali” partnership industriali tra i due Paesi, come quelle che coinvolgono Boeing, Lockheed Martin e Leonardo. Infine, ha voluto esprimere la sua “immensa gratitudine” verso l’American Chamber of Commerce in Italy per i lavoro svolto non soltanto nel settore aerospazio e difesa ma anche nella sfida della pandemia di coronavirus.
Un impegno ricordato anche dal ministro della Difesa italiano Lorenzo Guerini, intervenuto anch’egli alla presentazione. “Vorrei sottolineare”, ha spiegato il ministro, “l’estrema solidità delle relazioni tra Stati Uniti e Italia” che “si fondano sulla storia, sulla condivisione di valori, sulla cultura, su legami umani”. La “posizione europeista e la vocazione transatlantica dell’Italia” ne sono la conferma, ha aggiunto. Il ministro Guerini ha poi ricordato che, come da lui stesso spiegato a maggio con gli omologhi francese, tedesco e spagnolo nel dialogo sul futuro della difesa europea, “la convinta promozione dello sviluppo e dell’acquisizione di capacità militare europea perseguita dall’Italia deve essere assolutamente interpretata quale naturale e coerente azione di rafforzamento del pilastro europeo dell’alleanza atlantica” allo scopo di “consentire all’Europa di contribuire in maniera sostanziale ed efficace alla sicurezza e alla stabilità locale e globale”.
I messaggi di Eisenberg e Guerini riprendono i temi del loro scambio scambio di editoriali sul Messaggero a settembre, prima dell’arrivo a Roma del segretario di Stato statunitense Mike Pompeo: oggi più di ieri, l’Italia ha bisogno degli Stati Uniti, e viceversa.
Ma le parole di Guerini, che ha anche ribadito “l’impegno dell’Italia a favorire il rafforzamento” tra l’Unione europea e la Nato, suonano come una risposta — la prima da parte dell’Italia — ai progetti di sovranismo e autonomia strategica europei tracciati dal presidente francese Emmanuel Macron nel lungo colloquio intellettuale con Le Grand Continent. Un’intervista a cui hanno già risposto la ministra della Difesa tedesca Annegret Kramp-Karrembauer spiegando che “senza le capacità nucleari e convenzionali dell’America, la Germania e l’Europa non possono proteggersi”. E i ministri degli Esteri di Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi con un editoriale su Politico per affermare l’importanza dell’alleanza transatlantica.