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Il Recovery Fund slitta ma non è colpa di Roma. La difesa di Conte

Il premier interviene all’assemblea dell’Anci. Roma sarà pronta quando arriveranno le prime risorse ma se il Recovery si blocca in Ue è colpa dei sovranisti. I Comuni non temano, i ristori ci saranno per tutti

Non è vero che l’Italia è in ritardo nella preparazione del piano di riforme e investimenti da finanziare con il Recovery Fund. Giuseppe Conte non ci sta a fare la parte dello studente rimasto indietro all’Assemblea dell’Anci, questa mattina. Roma rispetterà la tabella di marcia ed entro aprile sarà pronta a far partire i primi progetti allestiti sui fondi europei. “Oggi è stata pubblicata con grande evidenza sulla stampa una fake news: l’Italia è in ritardo sulla presentazione del piano per il Recovery fund, è una fake news, che viene da Bruxelles, inventata di sana pianta”, ha messo in chiaro il premier.

“L’Italia ha presentato le linee guida che sono state già convalidate e condivise da un passaggio parlamentare molto costruttivo. Stiamo già lavorando con la Commissione europea. Fino alle undici di ieri sera abbiamo lavorato sulla struttura normativa”. Parlando dello stop di Polonia e Ungheria al bilancio e al conseguente altolà al Recovery Fund Conte ha attaccato frontalmente i governi sovranisti dell’Ue. “I rallentamenti sul Recovery fund non vengono certo dall’Italia che lavora alacremente ma da quel soffio di sovranismo che ancora alita in via più marginale e lo dico senza offesa per nessuna parte politica”.

“Oggi”, ha spiegato Conte, “avrò una videoconferenza con i miei omologhi nell’ambito del Consiglio europeo straordinario. Ed è chiara la posizione pubblica di Polonia e Ungheria che, non condividendo la proposta sullo stato di diritto, minacciano il veto all’approvazione del quadro finanziario pluriennale che significherebbe rallentare l’approvazione anche del Recovery fund. Dobbiamo evitarlo, cerchiamo di lavorare con piena collaborazione e spirito di solidarietà. Sarebbe un veto che danneggia gli stessi interessi di questi Paesi”.

Stringendo il fuoco, Conte ha rassicurato i Comuni sull’erogazione da parte del governo dei ristori alle attività produttive. “Nella consapevolezza del ruolo importante dei sindaci in questa pandemia posso dire che è giusto che i sindaci possano anticipare fondi per le emergenze elementari, dobbiamo essere veloci: sul fondo di previsione 2020 avete ancora un po’ di risorse, erano oltre 5 miliardi, potrei prendere l’impegno a inserire una norma nel prossimo Dl ristori ter, per consentire di anticipare somme che noi ci impegniamo a restituire nel 2021”.

Non è tutto. “Un altro impegno che posso prendere è valutare la tassa per il suolo occupazione delle aree pubbliche, una agevolazione molto gradita ai ristoratori, già nel 2020 abbiamo stanziato circa 300 milioni, possiamo impegnarci a riprodurla per il 2021. Il messaggio è: noi ci siamo, lavoriamo con voi. Nella legge di bilancio ci sono 500 milioni per il ristoro delle minori entrate, c’è un tavolo per il 2021 che continuerà a lavorare con voi per valutare insieme l’andamento delle entrate finanziare”.

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