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Usa2020. Testa a testa Trump-Biden

Lo scrutinio è ancora in corso, e mancano i risultati di alcuni Stati decisivi prima del verdetto

Ci vorrà ancora tempo prima di conoscere il nome del nuovo presidente degli Stati Uniti. Al momento della stesura di questo articolo, né Donald Trump né Joe Biden hanno raggiunto il quorum necessario di 270 Grandi elettori per aggiudicarsi la vittoria (gli americani li chiamano “Electoral vote”, Ev). La situazione attualmente è bloccata perché mancano tantissimi voti (centinaia di migliaia) e molti di questi riguardano gli stati più in bilico: inoltre un’ampia aliquota riguarda i voti per posta e quelli di alcune importanti aree urbane.

Biden ha tenuto una breve conferenza stampa in cui ha detto: “Credo che siamo sulla giusta strada per vincere”. Poi ha aggiunto che secondo i suoi dati vincerà in Arizona e “rimane in corsa” in Georgia. Tra poco parlerà Trump, che mentre lo sfidante faceva le sue dichiarazioni ha alzato i toni twittando (senza prove o evidenze di nessun genere) che “stanno provando a rubare le elezioni”. Twitter ha poi bloccato il tweet seconda la sua politica contro le fake news.

“Eravamo pronti a celebrare un grande successo ma la nostra vittoria e’ stata improvvisamente sospesa”, ha detto il presidente nella sua prima dichiarazione pubblica: “Andremo alla Corte Suprema, questa è una frode per gli americani, e un imbarazzo per il Paese”.

Entrambi i contendenti hanno per ora vinto negli Stati in cui i sondaggi li davano favoriti, e sembra ormai chiaro che per il verdetto finale siano decisivi la Georgia (16 Ev), e poi Pennsylvania (20), Michigan (16) e Wisconsin (10). In questi tre stati della Rust Belt per ora è avanti Trump, ma si attendono i risultati del voto per posta dove Biden era dato per favorito con grande maggioranza; nel suo breve discorso il democratico ha detto di avere “buone sensazioni”. Il punto è che però questo conteggio potrebbe durare giorni: uno scenario tutt’altro che sorprendente, anzi già annunciato da molti sondaggisti.

Il presidente Trump, per quanto uscito finora dalle urne, sembra essere andato molto meglio del previsto. All’opposto non c’è stata “l’Onda Blu” di Biden, che è stato addirittura indietro nel voto popolare (per quel che conta nel sistema elettorale statunitense dove pesano le assegnazioni di Grandi elettori nei singoli stati). Il democratico ha rimontato e per ora ha circa l’uno per cento di voti in più di Trump, quando avrebbe dovuto superarlo del 7-10 per cento (però anche qui parliamo di dati parziali).

Trump ha ottenuto la Florida: prendendosi il voto dei Latinos si è assicurato uno degli Stati in bilico fondamentali per la sua rielezione; ha riconfermato l’Ohio e praticamente ha rivinto in Texas. Biden ha vinto in Minnesota e Arizona: quest’ultimo è il primo stato a passare da repubblicano a democratico, segnando la prima grande notizia dello scrutinio (tra l’altro Biden è il primo candidato presidente democratico a vincere in Arizona dal 1948).

La situazione è piuttosto aperta anche in Nevada, dove teoricamente Biden avrebbe dovuto vincere facilmente. Tutto è bloccato e fino a quando in Italia saranno le sei di pomeriggio di giovedì lo stato non darà altri dati sui risultati. In Wisconsin, dove conduceva Trump, l’arrivo dei risultati di Milwaukee (contea che comprende l’area urbana più grossa dello stato) ha stravolto l’andamento e portato in vantaggio il democratico.

Alle 13:00, ultimo aggiornamento di questo articolo, la situazione con gli Stati che possiamo dire definitivi è la seguente.

Trump (213 Ev): Texas (38), Florida (29), Ohio (18), Tennessee (11), Indiana (11), Missouri (10), Alabama (9), South Carolina (9), Louisiana (8), Kentucky (8), Oklahoma (7), Arkansas (6), Kansas (6), Mississippi (6), Utah (6), Iowa (6), West Virginia (5), Idaho (4), Nebraska (2+2), Wyoming (3), Montana (3), North Dakota (3), South Dakota (3)

Biden (238 Ev): California (55), New York (29), Illinois (20), New Jersey (14), Virginia (13), Washington (12), Massachusetts (11), Arizona (11), Maryland (10), Minnesota (10), Colorado (9), Oregon (7), Connecticut (7), New Mexico (5), Rhode Island (4), New Hampshire (4), Hawaii (4), Vermont (3), Delaware (3), DC (3), Maine (3), Nebraska-2 (1).

Da assegnare (87 Ev): Pennsylvania (20), Michigan (16), Georgia (16), North Carolina (15), Wisconsin (10), Nevada (6), Maine-2 (1), Alaska (3)

Tra parentesi i Grandi elettori assegnati dai singoli stati. Per vincere occorre raggiungere quota 270 sul totale di 538.

 

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