Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Italiani popolo di vaccinati (ma non troppo). Il radar Swg

Oltre un terzo degli italiani nutre ancora dubbi sul vaccino, mentre il 32% dei favorevoli alla cura vorrebbe saperne prima un po’ di più. E anche sul sistema sanitario l’opinione vacilla…

Vaccino sì, ma con calma. Gli italiani non ne possono più del Covid, ma per vaccinarsi vorrebbero un po’ più di chiarezza. Questo il quadro emerso dall’ultimo radar di Swg.

ITALIANI SPACCATI SUL VACCINO

“L’idea dell’organizzazione delle vaccinazioni utilizzando i gazebo a forma di primula viene apprezzata da una larga parte dell’opinione pubblica nazionale, tuttavia vi sono diffuse perplessità su come il governo sta gestendo il piano dell’immunizzazione. Metà dei rispondenti esprime posizioni critiche al riguardo, motivate principalmente da una mancanza di informazioni certe, sia sulla sicurezza del vaccino, sia sui tempi di somministrazione all’intera popolazione”, spiega il sondaggio.

 

Il senso di confusione e incertezza “genera malumore e rimane piuttosto elevata la quota di cittadini che propenderebbe per non vaccinarsi, il 34%. Non solo, tra coloro che si rendono disponibili a farlo, due terzi lo farebbero
subito, mentre uno su tre vorrebbe aspettare gli effetti del vaccino sui propri concittadini”. A dividere è anche “l’ipotesi di misure restrittive limitate a chi non vuole vaccinarsi, mentre le posizioni si dividono a metà sulla proposta che prevede eventuali spese mediche in caso di contagio per chi non si sottoponesse al vaccino”.

I DUBBI SUL GOVERNO

I dubbi non si esauriscono però qui. Perché metà del Paese mette in dubbio l’efficacia organizzativa del governo sul versante vaccinazioni, secondo Swg.

 

 

 

 

LA PERCEZIONE DEL SISTEMA SANITARIO

E che dire del sistema sanitario? Come è cambiato agli occhi degli italiani? “Dopo la prima ondata del Covid-19 in primavera, gli italiani avevano valutato molto positivamente la performance dei servizi sanitari, ma ora i giudizi risultano decisamente più freddi. La sensazione del peggioramento si concentra soprattutto sul piano strutturale del servizio: la carenza di personale sanitario e la scarsa capillarità delle strutture sul territorio. Ma cala sensibilmente anche la valutazione dei medici di famiglia, ora appena sulla sufficienza”.

Più in generale, “la criticità dei servizi sanitari viene individuata negli eccessivi tempi di attesa, ma anche nella qualità delle strutture, il tutto dovuto ai troppi tagli alla spesa sanitaria. Viene ampiamente apprezzata, invece, la competenza dei medici. Ad ogni modo, pochi mettono in discussione il modello sanitario italiano, quando messo al confronto con quello americano”.

×

Iscriviti alla newsletter