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Rimuovere Trump? Ecco cosa prevede il 25° emendamento

Pubblichiamo il testo della sezione IV del 25° emendamento della Costituzione americana che prevede la destituzione del presidente. Pressing del Congresso sul vice Mike Pence

La Commissione giudiziaria della Camera ha chiesto al vicepresidente Mike Pence di invocare il 25° emendamento per rimuovere il presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump dalla Casa Bianca, dopo l’assalto al Capitol Hill e a due settimane dall’insediamento del presidente eletto Joe Biden.

Lo comunica sul suo profilo Twitter il deputato democratico David Cicilline; la lettera è stata firmata anche da altri 18 parlamentari. Il presidente Trump “ha confermato di non essere mentalmente sano e ancora incapace di accettare i risultati delle elezioni del 2020. Per il bene della democrazia”, hanno scritto i deputati a Pence, “vi esortiamo con forza a invocare il 25° emendamento e iniziare il processo di rimozione del presidente Trump: ha dimostrato più volte di non essere adatto a  proteggere la nostra democrazia e a svolgere i suoi compiti”.

Ecco il testo della sezione IV del 25° emendamento.

“Ogni qualvolta il Vicepresidente e una maggioranza dei titolari dei Dicasteri dell’esecutivo oppure di altro organo, che con legge sarà indicato dal Congresso, trasmetteranno al Presidente pro tempore del Senato e allo Speaker della Camera dei rappresentanti una loro dichiarazione scritta nel senso che il Presidente non è in grado di esercitare i poteri e adempiere ai doveri della sua carica, il Vicepresidente assumerà immediatamente l’incarico quale facente funzione di Presidente. Successivamente, quando il Presidente trasmetterà al Presidente pro tempore del Senato e allo Speaker della Camera dei rappresentanti una sua dichiarazione scritta che non esistono più le condizioni di cui sopra, egli riprenderà a esercitare i poteri e adempiere ai doveri della sua carica, a meno che il Vicepresidente e la maggioranza dei titolari dei Dicasteri dell’esecutivo o dei membri dì altro organo, che con legge sarà indicato dal Congresso, non trasmettano entro quattro giorni al Presidente pro tempore del Senato e allo Speaker della Camera dei rappresentanti una loro dichiarazione scritta nel senso che il Presidente non è in grado di esercitare i poteri e assolvere ai doveri della sua carica. Spetterà allora al Congresso risolvere la questione riunendosi, a tale scopo, entro 48 ore, qualora non fosse già in seduta. Se il Congresso, entro 21 giorni dalla ricezione della dichiarazione scritta di cui sopra, o, se non fosse in seduta, entro 21 giorni dalla data di convocazione, dichiarerà, con due terzi dei voti di ambedue le Camere, che il Presidente non è in grado di esercitare i poteri e adempiere ai doveri della sua carica, il Vicepresidente dovrà continuare ad esercitarli ed assolverli quale facente funzioni; in caso contrario, il Presidente dovrà riprendere a esercitare i poteri e adempiere ai doveri della sua carica”.



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