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Mario Draghi premier e governo di scopo. La versione di Becchi

Nonostante le resistenze interne, il centrodestra dovrebbe prevedere un piano B se Mattarella non dovesse sciogliere le Camere, come tutto fa pensare. Cosa sarebbe? Un governo di scopo guidato dal più sovranista di tutti: Mario Draghi. Conversazione con Paolo Becchi

Mandato esplorativo a Fico? “Perché non a Casellati?”. Se lo chiede il prof. Paolo Becchi nella terza giornata di consultazioni che vedrà salire al Colle la coalizione di centrodestra, formata da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, e poi il Movimento 5 Stelle, tutt’oggi il gruppo parlamentare più numeroso nonostante le varie defezioni e i cambi di casacca nel corso dei mesi. Se il mandato esplorativo dovesse constatare che non sono possibili maggioranze a sostegno di un governo di centrodestra né di centrosinistra sarebbe il momento per “un governo di scopo guidato da Mario Draghi”, aggiunge il professore. “Un vero sovranista, pensiamo a quello che ha fatto per l’Italia dalla Banca centrale europea”.

Professore, dalle parti del Movimento c’è molto silenzio. Cosa vuol dire?

Il Movimento 5 Stelle è stato in silenzio, ha subito la crisi, ed è successo perché non ha un vero capo politico.

Beh, il capo politico di M5S è Vito Crimi…

Crimi non è un vero capo politico. È stato messo lì in attesa che la situazione si sistemi ma non è una persona adeguata in questa circostanza. Vedremo se non farà danni oggi quando andrà dal Presidente della Repubblica.

E Grillo?

Grillo non parla, aspetta, è in attesa, e Casaleggio anche. Sono evidenti segnali di difficoltà del Movimento.

Nella difficoltà, però, il Movimento punta tutto su Conte. O no?

Sì, si punta su Conte, ma per non impallinarlo si parla di un mandato esplorativo che potrebbe essere dato a Raffaele Fico, il presidente della Camera. Una notizia realistica che però provoca qualche mal di pancia nel Movimento.

Perché?

Perché sappiamo tutti che in realtà Di Maio un pensierino sul fatto di essere lui il prossimo presidente del Consiglio l’ha fatto… C’è la linea Di Battista per cui o Conte o morte, e poi c’è chi invece potrebbe immaginare di sacrificare Conte se significasse prendere il suo posto.

A che scopo, allora, il mandato esplorativo?

Come dicevo prima, per non bruciare Conte subito e vedere il pensiero stupendo, “e tu e noi e lui tra noi” – non lei, come nella canzone, che qui è un lui – ossia se si riprendono Renzi oppure no. Perché questa cosa dei responsabili può essere un aiutino, ma non risolve il problema. Comunque se questa operazione va avanti avremo il Conte ter, però se Conte dovesse cadere si apre un grosso problema.

Ci spieghi meglio.

Il problema non sarebbe solo per M5S, ma per il disegno complessivo che Grillo aveva in testa da quando ha favorito la nascita del governo Pd-M5S, ossia quello di fare il nuovo centrosinistra con un nuovo Prodi.

Ossia Giuseppe Conte?

Esatto. Quindi attenzione: se cade Conte cade non solo una prospettiva di nuovo governo, il Conte ter, ma di idea di futuro del centrosinistra che aveva bisogno di una figura che non fosse né propriamente del Pd né di M5S ma che potesse mediare gli interessi di entrambi.

E la prospettiva di gruppi a sostegno di Conte?

Anche in questo caso, con la previsione che questi gruppi si trasformino poi in un partito di Conte, crolla l’idea del centrosinistra unito, perché Prodi non aveva un suo partito, aveva aggregato attorno a sé delle forze politiche.

In tutto questo, il centrodestra che partita gioca?

Nel centrodestra ci sono dei contrasti interni. Meloni non vuol sentir parlare di un governo istituzionale, pensa solo alle elezioni o di stare all’opposizione. Dal suo punto di vista può anche andare bene, questo gioco la fa crescere nei sondaggi come abbiamo visto, ma non so cosa se ne faccia di questa crescita dato che sicuramente non si andrà a votare.

Esclude il voto?

Tutte le prospettive sono possibile, tranne le elezioni anticipate in questo momento.

Cosa resta, allora?

Se vai come centrodestra a dire che vuoi elezioni, non basta. Il Capo dello Stato vuole anche altre prospettive, e in questo senso si può fare una riflessione: ma perché dare il mandato esplorativo a Fico e non alla seconda carica dello Stato, ossia a Casellati?

Ecco, perché no?

Se il centrodestra fosse intelligente proporrebbe questa alternativa, se non fosse legato all’intransigenza più assoluta di alcune forze. Chiedere un mandato a Casellati per esplorare una prospettiva mai sondata in questa legislatura: un governo di centrodestra avrebbe una maggioranza in Parlamento oppure no?

Non ci sono i numeri…

Non ci sono neanche dell’altra parte, però, in questo momento.

Quindi, professore, il centrodestra che dovrebbe fare?

Chiedere un mandato esplorativo a Casellati per sondare la possibilità di un governo di centrodestra. Nel momento in cui questa possibilità non è percorribile, passare al piano B.

E sarebbe?

Non c’è una maggioranza di centrosinistra, non c’è una maggioranza di centrodestra, allora si propone un governo di scopo guidato da Mario Draghi. Con chi ci sta, presentato da chi ci sta, non tecnico, ma politico.

Non un Monti bis, insomma?

Un governo politico guidato da Draghi che abbia tre obiettivi: emergenza sanitaria, emergenza economica, eventuale riforma istituzionale perché la legge sulla elettorale in qualche modo bisogna trovare un accordo, e tutto questo con un programma che preveda – con un patto tra gentleman – che si vada a elezioni nella primavera del 2022.

Draghi potrebbe essere la persona giusta?

Quello che ha fatto Draghi alla Banca centrale europea dimostra con i fatti che è un vero sovranista, che ha fatto il bene dell’Italia. Concludo con una battuta: immaginiamo un tavolo di contrattazione con Angela Merkel, chi sarebbe meglio, Draghi o Patuanelli? Ecco, la risposta vien da sé.


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