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Biden, Russia e Cina. Così l’amb. Varricchio racconta il G20 italiano su Cbs

L’ambasciatore Varricchio è stato ospite di Cbs News. Al centro della conversazione con Major Garrett il G20 italiano e i legami transatlantici con Trump e Biden

L’Italia ha proposto agli altri membri del G20 “di focalizzare il dibattito su tre linee: le persone, il pianeta, la prosperità. Affrontare i problemi economici e sociali è fondamentale per essere sicuri di uscirne migliori di prima, anche in tempi di pandemia; per aumentare la prosperità dobbiamo prenderci cura dell’ambiente”. A spiegare l’agenda del G20 italiano è stato Armando Varricchio, ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti che ha lavorato già con due amministrazioni (quelle di Barack Obama e di Donald Trump) e si prepara alla terza (quella di Joe Biden). Il diplomatico è stato ospite di Major Garrett nel suo podcast settimanale The Takeout per Cbs News, una partecipazione che non è affatto ordinaria e che sottolinea visibilità e autorevolezza acquisita dall’ambasciatore impegnato a difesa dell’interesse nazionale al livello più alto della relazione bilaterale con il nostro alleato numero uno.

IL 2021 ITALIANO

Il diplomatico ha raccontato al pubblico americano, in una puntata pubblicata nel giorno di Natale, il ruolo dell’Italia nel 2021 tra presidenza del G20, partnership della Cop26 con il Regno Unito e organizzatrice del Global Health Summit. Occasioni per rilanciare il dialogo su molti temi. “Io stesso, nel mio precedente ruolo di National Security Advisor (consigliere diplomatico del presidente del Consiglio, ndr), ho partecipato a tre vertici del G20. Posso dire quanto sia importante avere i leader del mondo seduti allo stesso tavolo per condividere opinioni e idee su una piattaforma comune”, ha spiegato l’ambasciatore Varricchio.

L’APPROCCIO A RUSSIA E CINA

“La Russia è un membro importante del G20 ed è importante averla al tavolo a discutere con noi: è un grande Paese, una grande nazione, con importanti risorse anche se allo stesso tempo non è un membro della nostra alleanza”, ha continuato il diplomatico. La Russia è diversa, ma la Russai c’è, non possiamo fare a meno di discutere con essa”, che è “il più grande vicino dell’Europa”. Lo stesso vale per la Cina: “È un membro del G20, è la seconda economia del mondo: il nostro obiettivo di avere Russia e Cina che lavorano con noi a parità di condizioni, condividendo le stesse regole e gli stessi obblighi”.

IL CAMBIO ALLA CASA BIANCA

Sottolineando le origini italiane della futura first lady Jill Biden ma ricordando anche il rapporto di amicizia tra l’Italia e gli Stati Uniti anche sotto la presidenza di Donald Trump, il diplomatico ha ricordato l’esperienza del presidente eletto Joe Biden come senatore e come vicepresidente per dirsi convinto che sarà un “forte sostenitore dell’alleanza transatlantica”. “L’Europa e gli Stati Uniti sono forti di un’alleanza lunga decenni. Come europei, non dimenticheremo mai il sacrificio di molti giovani americani che sono sbarcati sulle nostre coste e hanno salvato l’Europa dalla stessa Europa”.

UN G20 DIGITALE?

Nei giorni scorsi su Formiche.net analizzavamo un recente rapporto del Center for a New American Security, influente think tank di Washington che nelle ultime settimane ha visto diversi esperti (anche ex) chiamati a far parte della prossima amministrazione statunitense guidata. “Gli Stati Uniti dovrebbero rafforzare i loro legami con altri organismi multilaterali di regolamentazione e di difesa delle regole che possono svolgere un ruolo nell’affrontare la sfida della connettività digitale globale, inclusi, ma non soltanto, gli organi del G20 e delle Nazioni Unite”, scrivono le esperte Kristen A. Cordell e Kristine Lee. Quale occasione migliore del G20 (quest’anno presieduto dall’Italia)? Anche perché la Task force sull’economia digitale del G20 ha recentemente riconosciuto la necessità di un approccio multilaterale alla connettività digitale. 


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