La farmaceutica italiana c’è e si sente. Il 2021 appena iniziato, l’anno X del pharma globale, si apre con un colpaccio all’Italia, messo a segno da uno degli alfieri di un’industria da 32 miliardi di valore della produzione in Italia: la romana Angelini, fondata ad Ancona 101 anni fa da Francesco Angelini e oggi guidato dalla quarta generazione, rappresentata dal vicepresidente esecutivo Thea Paola Angelini.
ROTTA SVIZZERA PER ANGELINI
L’azienda italiana produttrice del celebre Moment e Arvelle Therapeutics, società biofarmaceutica con sede in Svizzera, focalizzata sullo sviluppo di trattamenti innovativi destinati a pazienti affetti da disturbi del sistema nervoso centrale, hanno annunciato un accordo in base al quale Angelini acquisirà Arvelle nell’ambito di una transazione basata su una valutazione complessiva aggregata fino ad un massimo di 960 milioni di dollari. Il timing del deal prevede che subito dopo l’approvazione regolatoria, verranno versati 610 milioni di dollari. Successivamente – e al raggiungimento di specifici obiettivi di fatturato – verranno pagati altri 350 milioni di dollari.
Che cosa cambierà per il gruppo italiano (1,6 miliardi di fatturato nel 2018) dopo l’operazione svizzera? In seguito all’acquisizione di Arvelle Therapeutics Angelini diventerà la licenziataria esclusiva della commercializzazione di cenobamato (usato per il trattamento dell’epilessia) nell’Unione europea e in altri Paesi dello Spazio Economico Europeo (Svizzera e Regno Unito). Angelini prevede di lanciare cenobamato dopo aver ricevuto l’approvazione dell’Agenzia europea per i medicinali, prevista per il 2021.
UN ACCORDO STORICO
“È l’investimento più significativo nella storia del nostro gruppo – hanno commentato Thea Paola Angelini e Sergio Marullo di Condojanni, rispettivamente vicepresidente esecutivo e amministratore delegato di Angelini Holding – ed è la conferma del nostro impegno come azionisti nei confronti del business farmaceutico, che rimane il più grande del nostro gruppo. Questa acquisizione rappresenta una svolta importante nel nostro percorso di crescita, poiché ci proietta definitivamente verso una dimensione multinazionale, a cui per altro guardano tutte le società del gruppo. Siamo orgogliosi di aver conquistato, per la seconda volta in un anno un asset ambito e significativo, che ci rafforza e ci posiziona tra i più importanti protagonisti del mercato”.
ANGELINI CRESCE IN EUROPA
L’acquisizione di Arvelle è forse qualcosa di più. Una rampa per un allargamento in Europa, come spiega Pierluigi Antonelli, ceo di Angelini Pharma. “Siamo entusiasti di questo promettente accordo, nonché dell’impegno e del lavoro che i nostri colleghi di Arvelle hanno investito nella loro azienda nel corso degli ultimi anni. Condividiamo la stessa cultura incentrata sul paziente e la stessa ambizione a essere agili. Questo accordo ci spingerà a diventare uno dei principali attori a livello europeo: saremo infatti in grado di soddisfare le esigenze dei pazienti con diversi disturbi del sistema nervoso centrale (Snc), grazie a un portfolio innovativo, a eccellenti capacità mediche e a un’ampia presenza commerciale, e all’apertura di affiliate dirette in Francia, Regno Unito, Paesi nordici e Svizzera entro il 2022”.