Tutte le regioni sono state diversamente colorate ogni giorno di questa settimana che sta finendo. Da lunedì si torna con la differenziazione per singole regioni e dal 15 gennaio avremo un nuovo Dpcm. In questo modo cresce in ognuno di noi la sfiducia per uno Stato non credibile e incerto
Rosso, giallo, di nuovo rosso, giallo intenso, arancione.
Non è la tavolozza di un pittore, ma i colori che ciascuno di noi ha cambiato nella scorsa settimana. Perché tutte le regioni sono state diversamente colorate ogni giorno di questa settimana che sta finendo.
Poi da lunedì prossimo, si torna con la differenziazione per singole regioni e dal 15 gennaio avremo un nuovo Dpcm, in cui non si escludono nuove colorazioni, tipo le “zone bianche” di cui ha parlato il ministro Franceschini.
Ormai nessuno ci capisce più nulla. Ci servirebbe una app che si chiama: cosa posso fare oggi? Così non va bene. Non va bene non solo per la confusione in cui vive ciascuno di noi, ma anche perché in questo modo cresce in ognuno di noi la sfiducia per uno Stato non credibile e incerto.
Ci eravamo abituati che durante le festività potevamo andare a visitare congiunti o amici, in non più di due, una volta al giorno, in tutta la regione. Ma da oggi non è più così. Perché in questo fine settimana la visita è ammessa, ma soltanto nel proprio comune. Salvo che per i comuni sotto i 5000 abitanti, in cui ci si può spostare per 30 km, ma non verso il capoluogo di provincia.
Sembrano le istruzioni per il montaggio di un mobile Ikea o, peggio, la compilazione del modello “unico”.
Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta ci insegna che per scrivere le regole su come si ripara il motore, bisogna innanzitutto immedesimarsi nella riparazione ed “essere” un motore, sentirci un motore.
Probabilmente la mano che scrive i Dpcm non si immedesima nei cittadini, ma cerca di mediare fra le diverse soluzioni e le diverse istanze, facendone uscire fuori un guazzabuglio complicato e incerto.
Purtroppo, non è un gioco, ma una cosa molto seria questo valzer dei colori, perché ci va di mezzo la nostra vita, la nostra economia, il nostro futuro.
Cosa dobbiamo sperare?
Che la crisi di governo incombente ci porti un esecutivo più saldo e chiaro nelle sue decisioni, soprattutto in una fase delicata come questa.