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Destination 2050. Ecco il piano europeo per un’aviazione a impatto zero

“L’industria aerospaziale può essere una forza trainante nell’evoluzione dell’Europa”. Così l’ad di Leonardo e presidente di Asd, Alessandro Profumo, ha commentato il lancio di “Destination 2050”, il piano promosso dalle associazioni aeronautiche europee per la decarbonizzazione totale dell’aviazione civile entro il 2050. Ecco i dettagli

È stato presentato oggi l’ambizioso piano “Destination 2050 – A route to net zero European aviation” per la completa de-carbonizzazione del settore dell’aviazione civile europea entro il 2050. L’iniziativa è stata promossa dalle cinque associazioni aeronautiche europee: la Airports council international Europe (Aci Europe), la Aerospace and defense industries association of Europe (Asd), la Airlines for Europe (A4E), la Civil air navigation services organization (Canso) e la European regions airline (Era). Il via è avvenuto tramite la presentazione di uno studio indipendente del Royal Netherlands aerospace centre (Nlr) e del Seo Amsterdam Economics, che ha fornito suggerimenti e proposte sul percorso da intraprendere per raggiungere l’ambizioso obiettivo di un’aviazione a impatto zero e una riduzione generale delle emissioni di CO2 in Europa e nel mondo.

EUROPA A IMPATTO ZERO

Il progetto parte dalla presa di coscienza della crescente necessità di affrontare le tematiche del cambiamento climatico, che impongono a tutti i settori la necessità di adottare contromisure efficaci ed efficienti. L’importanza che l’agenda climatica riveste nell’attuale scenario internazionale è ben illustrata dalle numerose iniziative politiche che si sono susseguite negli ultimi anni, dagli accordi di Parigi del 2015 all’European Green deal del 2019, passando per le raccomandazioni dell’Onu e delle principali organizzazioni internazionali e di settore allo stesso modo. La presentazione offerta oggi ha illustrato le iniziative e le soluzioni attraverso le quali il settore dell’aviazione civile potrà ridurre del 100% le emissioni di CO2 entro il 2050, garantendo da quella data una crescita a impatto zero.

LO STUDIO

Lo studio ha analizzato la situazione attuale delle emissioni nello spazio “EU+”, prendendo in considerazione cioè non solo l’Unione europea, ma anche lo spazio geografico europeo compresa Gran Bretagna e Paesi dell’Associazione europea di libero scambio (Efta). I ricercatori del Nlr hanno dunque comparato la situazione attuale con due scenari futuri: un 2050 senza interventi correttivi e un 2050 con le misure per la sostenibilità messe in atto. Il risultato è la chiara presa di coscienza che l’inazione non è percorribile in alcun caso, né dal punto di vista della sostenibilità ambientale né da quello economico. È dunque fondamentale che governi e industria collaborino nell’implementazione di soluzioni tecniche e operative sistemiche che affrontino le emissioni di CO2 del settore aereo.

LE SOLUZIONI

La proposta portata avanti dal programma “Destination 2050” prevede l’implementazione di misure per la sostenibilità in quattro aree principali: l’innovazione tecnologica, la gestione del traffico aereo e le operazioni aeree, carburanti aerei sostenibili (Saf) e le misure economiche. Nel settore dell’innovazione tecnologica si prevede che l’immissione sul mercato di sistemi migliorati di propulsione e di velivoli a idrogeno potrà da solo contribuire a ridurre le emissioni di anidride carbonica del 38%. I sistemi innovativi e integrati di gestione del traffico aereo e delle operazioni a terra contribuiranno a loro volta ad una riduzione del 6% delle emissioni. In questo caso sarà essenziale la cooperazione a livello europeo, con l’implementazione del Single European Sky che, migliorando la gestione dei voli continentali, contribuirà a ridurne i consumi. Ma il maggiore impatto lo daranno i nuovi carburanti sostenibili, che ridurranno addirittura del 46% le emissioni aeree. Questo è il settore dove dovranno essere concentrati gli investimenti nel futuro. Infine, le misure economiche dovranno incentivare le aziende a sostenere i costi delle proprie emissioni di CO2, spingendole ad adottare soluzioni sostenibili di lungo termine.

L’IMPEGNO DI LEONARDO

“L’industria aerospaziale ha saputo reagire rapidamente e coerentemente, presentando proposte strutturate, obiettivi comuni e idee chiare e dimostra, ancora una volta, di poter essere una forza trainante nell’evoluzione dell’Europa”, ha spiegato Alessandro Profumo, ad di Leonardo e presidente dell’Asd Europe, a margine dell’iniziativa, concludendo che “attraverso il contributo fornito al report Destination 2050, è evidente come l’impegno per gli obiettivi del Green Deal europeo debba essere supportato da una spinta coerente verso innovazione e ricerca, da impegni politici e finanziari, dalla volontà di esplorare nuove modalità di collaborazione”. All’iniziativa partecipa in prima persona Leonardo, in quando membro dell’Asd Europe, coinvolta come azienda nei programmi Eurocontrol e Single European Sky.



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