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La crisi? No problem, purché non si voti. Report Credit Suisse

Andare alle elezioni sarebbe un regalo ai sovranisti, qualunque soluzione a monte del voto è gradita. Per fortuna le urne non sembrano essere un’opzione. Per questo i mercati sono tranquilli

La crisi politica italiana è un problema. Anzi no, non lo è. Perché può risolversi in modo tutto sommato indolore. A un patto: che non si vada a elezioni. Credit Suisse, una delle maggiori banche d’affari mondiali, non vede così male il corto circuito nel governo innescato dalla fuoriuscita dei ministri di Italia Viva, due settimane fa.

Il vero discriminante, dicono gli esperti della banca elvetica è nel voto. Tutto quello che c’è a monte delle urne può essere gestibile e superabile, ma il voto proprio no. Per fortuna, fanno notare da Credit Suisse, questo rischio in verità non c’è. Per questo, c’è poco da temere, anche come dimostra una certa tranquillità dei mercati, con lo spread Btp/Bund sui 111 punti base.

“Il rischio politico aumenterebbe drasticamente nell’improbabile caso di nuove elezioni”, si legge nel report. Che cosa possa far aumentare il rischio per l’Italia, lo dice la stessa banca d’affari. “Nonostante il calo di oltre 10 punti percentuali nei sondaggi, il partito di Matteo Salvini, la Lega, continua a risultare primo con il 23,5% dei consensi. Seguono Pd (19,6%), Fratelli d’Italia (16,3%), M5S (15,7%) e Forza Italia (6,3%). Come tale, la probabilità di una destra anti-Ue al governo sarebbe alto, in caso di nuove elezioni. E, un tale risultato, non sarebbe accolto dai mercati”.

Di qui, secondo il Credit Suisse, le tre strade alternative ma decisamente più probabili del voto. E tutte in ordine di probabilità. Primo, un “Conte Ter, sostenuto da M5S, Pd e Leu. Secondo, un esecutivo sostenuto dai medesimi partiti del Conte 2 ma con un nuovo premier. E, terzo, un governo stile Ursula (von der Leyen, ndr), ovvero frutto di larghe intese”. Questi scenari sono i più probabili e, a detta degli economisti elvetici. E saranno proprio quegli scenari a tenere calmi i mercati.

Peccato che un’altra banca d’Affari, Goldman Sachs, la veda meno ottimista. “L’Italia è in piena crisi politica e il debito pubblico ne risentirà. “Senza stabilità istituzionale e orfana di una maggioranza solida, che fine faranno gli obiettivi economici del Paese? La caduta dell’esecutivo rischia di pesare su due punti cruciali in questo inizio 2021: la definizione del Recovery Plan e le previsioni sul deficit”.


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