“Se vincerà il no, si valuterà un secondo voto sulla possibile astensione”, dice Casaleggio, che non fa i conti con il Capo politico reggente Crimi. “No vuol dire no e non ci sarà una seconda votazione”, chiarisce, proprio mentre sono in corso le votazioni sulla piattaforma M5S Rousseau
“La votazione di oggi sarà l’unica votazione sul governo. Se prevarrà il sì sosterremo il governo, se prevarrà il no non lo sosterremo”. Dopo la sospensione temporanea del voto sulla piattaforma Rousseau per chiedere agli iscritti se il Movimento 5 Stelle debba appoggiare oppure no il governo a guida Draghi, Vito Crimi, l’attuale Capo politico in pectore, chiarisce quel che sarebbe dovuto essere già chiaro, ma così non è: il no vuol dire no al governo, non significa astensione.
Ma perché la necessità di una ulteriore precisazione? Perché a votazioni aperte (si vota dalle 10 alle 18 di oggi) Davide Casaleggio, intervistato dai giornalisti nel corso di una iniziativa della Associazione Rousseau a Milano ha aperto a diverse interpretazioni del risultato. “So che negli ultimi giorni ci sono state diverse istanze da molti senatori per inserire l’opzione di astensione, però parlando anche con Vito Crimi mi ha garantito che questa opzione verrà contemplata qualora dovesse vincere il no”, ha detto il presidente dell’associazione Rousseau. Sulla possibilità di una seconda votazione, Casaleggio ha poi aggiunto che “sarà il capo politico a decidere”
Casaleggio, tra le altre cose, ha anche chiarito che sul quesito, da alcuni parlamentari 5 Stelle contrari all’appoggio al governo ritenuto suggestivo e “manipolatorio”, non ha avuto nessuna voce in capitolo. “È stato Vito Crimi, in qualità di capo politico del Movimento 5 Stelle a decidere in merito al quesito da porre”, ha chiosato Casaleggio.
E allora, in risposta alle parole di Casaleggio, la decisione del Capo politico è arrivata: no vuol dire no, e la votazione sarà solo una. Tutto il resto non conta.
