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Gli auguri di Biden a Draghi letti da Castellaneta e De Maio

Il presidente americano Joe Biden fa gli auguri al premier Mario Draghi e auspica di “approfondire la nostra forte relazione bilaterale”. Parole non casuali, con l’ex capo della Bce a Roma c’è una garanzia in più, spiegano l’ambasciatore Giovanni Castellaneta e Giovanna De Maio (George Washington University)

Sarà anche prassi, ma il messaggio di congratulazioni di Joe Biden a Mario Draghi merita uno sguardo ravvicinato. “Congratulazioni, premier Mario Draghi. Non vedo l’ora di lavorare a stretto contatto con lei per approfondire la nostra forte relazione bilaterale, cooperare durante la sua leadership del G20, e affrontare le sfide globali dal Covid al cambiamento climatico”, ha twittato dall’account istituzionale il presidente degli Stati Uniti questa domenica, all’indomani del giuramento del governo italiano.

In diplomazia ogni virgola conta, e il cinguettio inaugurale non fa eccezione. Biden, in piena continuità con gli altri alti ufficiali della sua amministrazione che hanno alzato la cornetta per chiamare Roma, individua tre priorità fra Italia e Stati Uniti: la cooperazione ai tavoli internazionali e soprattutto la presidenza italiana del G20, l’ambiente e i cambiamenti climatici, la sfida del Covid-19.

Il presidente parla di “approfondire” una relazione bilaterale che è già “forte”. Un dettaglio non irrilevante. Nel comunicato del Dipartimento di Stato che dava conto della telefonata fra il Segretario Antony Blinken e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio appariva un’altra espressione: “rebuild and strenghten”, “ricostruire e rafforzare”, la “partnership” fra i due Paesi.

Ricostruire, ovvero ricomporre i cocci di un rapporto con gli Stati Uniti che con Donald Trump alla Casa Bianca e Giuseppe Conte a Palazzo Chigi è stato un po’ altalenante, fra endorsement politici a “Giuseppi” e strigliate per le simpatie filocinesi dello scorso governo. Ma all’epoca non c’era ancora Draghi premier e ora le carte in tavola sono cambiate.

“Sebbene sia solo una comunicazione ufficiale e non un tweet personale, le parole di Biden qualcosa dicono del nuovo clima – dice a Formiche.net Giovanni Castellaneta, ex ambasciatore italiano a Washington DC – Biden conosce Draghi da quando era vicepresidente con Barack Obama. Si parte da una base buonissima, sa di avere a Roma un interlocutore che conosce i dossier, dall’economia al commercio fino alla sicurezza”.

Non è un mistero che l’ “Obama circle” conosca e apprezzi Draghi. “Obama mi chiedeva spesso cosa ne pensasse Mario”, ha raccontato l’ex capo dello staff e segretario al Tesoro Jack Lew. Oltre al Quirinale, per definizione custode delle alleanze internazionali (un ruolo che Sergio Mattarella svolge con particolare cura) e a Palazzo Chigi, sono due gli altri pilastri su cui si può “rinforzare” la relazione fra Italia e Stati Uniti: la Farnesina di Luigi Di Maio e la Difesa di Lorenzo Guerini, i due ministri rinnovati da Draghi nel segno della continuità (anche) dei rapporti con l’alleato americano.

A loro due ha per primi squillato il telefono dopo l’inaugurazione di Biden e Harris a Capitol Hill. “Il legame fra Stati Uniti-Italia è fondamentale dal punto di vista economico, politico e di sicurezza, e ciò prescinde dal governo in carica, prova ne siano le telefonate del Segretario di Stato Anthony Blinken e della difesa Lloyd Austin rispettivamente con i ministri dimissionari Di Maio e Guerini per briefing e riconoscenza per il loro lavoro”, spiega a Formiche.net Giovanna De Maio, Visiting Fellow della George Washington University. “Ciò detto, in linea generale l’operato del governo Conte (II) era stato valutato positivamente (rispetto al Conte I) alla luce del ruolo svolto nella gestione della pandemia e della spinta per strumenti più decisivi nella ripresa economica europea. Negli Stati Uniti sono inoltre abituati ai cambi di governo in Italia, anche se talvolta le dinamiche della nomina di governi tecnici (e quindi l’assenza di elezioni) non sono di facile comprensione”.

Richiamando nel tweet di auguri a Draghi G20 e ambiente, cioè il Cop26 di cui l’Italia sarà co-presidente, Biden riprende le fila dei dossier rimasti in sospeso per una crisi poco compresa oltreoceano, dice l’esperta. “La crisi di governo è avvenuta in un momento in cui l’Italia avrebbe potuto puntare su ruolo da protagonista nel cavalcare l’onda della vittoria di Joe Biden per il rilancio delle relazioni transatlantiche e soprattutto nel contesto del G20, di cui Roma detiene la presidenza per il 2021. In questo senso, la nomina di Draghi, molto apprezzato negli ambienti di Washington dalla Banca Mondiale al Tesoro al mondo accademico, rassicura rispetto al prolungarsi di una crisi di governo in un momento così delicato. Nonostante i solidi legami Usa-Italia, restano i dubbi sul peso politico italiano a livello transatlantico, influenzato negativamente dall’instabilità politica e l’alternarsi repentino di governi”.

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