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Meglio direttore generale che deputato, ma la politica serve perché… Intervista a Di Caterina

Di Valentina Buggio

Conversazione con Marcello Di Caterina, dalla sua esperienza parlamentare a direttore generale di Alis, una delle associazioni più importanti nel mondo del trasporto e della logistica. Possibilità per i giovani, parità di genere e sfumature personali

Marcello Di Caterina, dopo una legislatura da deputato e l’esperienza in un ministero, dal 2016 è direttore generale di ALIS, l’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile.

Quanto l’esperienza parlamentare ha inciso su ciò che fai oggi?

È stata senza dubbio un’esperienza importante, che mi ha permesso non solo di conoscere il mondo delle relazioni in maniera più ampia ma anche di comprendere come si sviluppano alcune logiche politiche e di vedere proiettate nel concreto tutte quelle nozioni che si leggono nei testi di diritto pubblico.

Quale il valore aggiunto di essere stato capo segreteria particolare di un ministro?

Dall’esperienza parlamentare apprendi le regole e le nozioni teoriche della vita politica, ma solo in un ministero ti rendi conto della loro applicazione e del tipo di effetto concreto che tali norme o provvedimenti possono avere sulla vita delle aziende.

Meglio politico o direttore generale in un momento storico come questo?

Rappresentare oggi – grazie alla grande realtà associativa di Alis – le più importanti aziende del trasporto e della logistica, spaziando dalle criticità e dalle istanze del mondo marittimo a quelle dello stradale, del ferroviario e della filiera logistica a 360 gradi, è un risultato gratificante, che al tempo stesso implica un profondo senso di responsabilità e di attenzione concreta al sistema imprenditoriale e produttivo del paese. Non sottovaluto assolutamente i miei trascorsi politici poiché rappresentano le fondamenta su cui ho costruito il mio presente e sono convinto che non bisogna mai essere poco riconoscenti rispetto alla storia.

Nel vostro settore che spazio riservate ai giovani?

Per noi di Alis i giovani sono importanti sia per la formazione che per l’ occupazione. Abbiamo creato importanti sinergie con il mondo della formazione, in particolare con gli its e le università, trasferendo nozioni ed esperienze pratiche delle aziende che fanno parte della nostra Associazione per creare proposte lavorative concrete ed aiutare davvero i ragazzi.
Grazie ad agevolazioni fiscali, a investimenti in progetti di alternanza scuola-lavoro e in percorsi professionalizzanti possiamo favorire lo sviluppo occupazionale. La crescita dell’occupazione giovanile rientra tra i nostri obiettivi programmatici e siamo convinti che tale risultato sia possibile anche attraverso: incentivi nella formazione, minor costo del lavoro, riduzione della pressione fiscale, maggiore flessibilità e aumento delle competenze professionali anche legate alle nuove tecnologie.

Come li facilitate per l’accesso al mondo del lavoro?

Tramite stage (oltre 200 sinora) e proposte contrattuali con le aziende associate ad Alis. Abbiamo creato una apposita app “Alis – Italia in movimento”, nella quale tutte le aziende associate possono caricare proposte lavorative nella sezione “job”. Inoltre i candidati possono inserire il loro cv così da essere visionati e valutati direttamente dalle aziende. È un modo rapido e diretto per mettere in contatto domanda e offerta e per aiutare ad incrementare l’occupazione nel nostro paese e, in particolare, nel Mezzogiorno.

Nel mondo dei trasporti sembra ci sia poco spazio per le donne nei ruoli apicali…

Sono certo che per le donne ci saranno sempre più spazi. Secondo me, tra l’altro, quando si mettono in gioco e lo fanno credendoci con grande passione e senso di responsabilità, ottengono risultati anche migliori degli uomini. Questo gap di genere è comunque destinato a ridursi anche nel nostro settore. Già oggi nel trasporto marittimo e ferroviario c’è una grande presenza femminile, che sicuramente crescerà.

Alis è un grande progetto, quali i prossimi passi?

Sì, lo è. Rappresentiamo un cluster di circa 30 miliardi di euro di fatturato aggregato e 186.000 lavoratori diretti e indiretti. L’ingresso di diverse società con le quali abbiamo obiettivi comuni tra cui lo sviluppo della sostenibilità ambientale, come ad esempio nel caso di Enel X, è la prova tangibile di quanto l’Associazione stia crescendo in termini quantitativi e qualitativi, diventando sempre più rappresentativa ed autorevole.
Per il futuro più prossimo prevediamo di implementare la rappresentanza del mondo aeroportuale, a cominciare dal recentissimo ingresso di aeroporti di Puglia, e di sviluppare così una rappresentanza a 360 gradi del mondo del trasporto.

Quindi attraete un panorama di aziende sempre più ampio, qual è il segreto?

I punti di forza della nostra Associazione sono la concretezza dell’attività che portiamo avanti per evidenziare alle istituzioni e all’opinione pubblica il ruolo essenziale svolto dal nostro settore e la profonda attenzione nei confronti del nostro capitale umano, dando ampio spazio e voce direttamente ai nostri imprenditori associati che incontriamo costantemente.
Con questo spirito riusciamo a coinvolgere ai nostri eventi pubblici tantissimi rappresentanti del mondo politico-istituzionale, imprenditoriale, accademico ed associativo.

Il mondo della comunicazione oggi è importante, voi avete deciso di creare Alis Channel?

Sì, Alis Channel è la prima televisione associativa del mondo del trasporto e della logistica con un messaggio continuo e giornaliero. Il primo format che abbiamo messo in onda è Alis Tg News, un vero e proprio telegiornale in cui vengono approfondite le principali notizie con particolare attenzione al settore trasporto-logistica e all’economia. Oltre al tg programmiamo settimanalmente anche gli speciali aziende e speciali porti, realizzati nelle aziende associate o nelle AdSP. Ora abbiamo intenzione di intensificare il palinsesto con ulteriori programmi e di ampliare il progetto con nuove sedi, oltre a Roma e Napoli dove siamo già operativi.
Siamo entusiasti che Alis Channel creata a luglio 2020 sia già seguita da migliaia di utenti ogni giorno.

FOCUS SU DI TE: ognuno di noi ha dei punti deboli e delle paure che talvolta si possono anche trasformare in punti di forza… quali sono i tuoi, Marcello?

Da sempre mi contraddistingue l’insicurezza di non essere all’altezza del ruolo che ricopro: questo mi porta a dare quotidianamente il massimo, pretendendo in primis da me stesso sempre di più e facendo attenzione ad ogni particolare.

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