Skip to main content

Il nuovo asse in Ue che guarda agli Usa include Polonia e Italia. Parla Curti Gialdino

La Difesa è un tema centrale non solo per l’Ue, ma per tutti gli Stati membri anche perché con ogni probabilità Trump tratterà singolarmente con i diversi Paesi sul piano commerciale. L’Italia ha una grande occasione, grazie al rapporto solido con gli Usa ma anche in Europa. Il nuovo asse portante deve comprendere, oltre a Francia e Germania, anche la Polonia. Colloquio con Carlo Curti Gialdino, già ordinario di Diritto dell’Unione europea alla Sapienza e vicepresidente dell’Istituto diplomatico internazionale

Il Mediterraneo è la chiave per rafforzare i rapporti Italia-Usa. Parla Quagliariello

Per l’Italia consolidare la presenza nel Mediterraneo significa rafforzare il proprio ruolo in Europa, e anche come player di prim’ordine nel rapporto transatlantico. La Difesa è il fronte principale sul quale concentrarsi non solo per “rispondere” a una diretta sfida che ci arriva dalla nuova presidenza statunitense, ma perché significa – per l’Europa – ripensarsi. Trump non abbandonerà l’Ucraina. Colloquio con Gaetano Quagliariello, dean della Luiss School of Government

Sulle pensioni la vera partita è la natalità. Parla Mauro Maré

Il sistema attualmente è sostenibile, dunque nessun allarme. Ma nel lungo termine bisognerà invertire la rotta e intervenire sulla demografia, o qualcosa potrebbe rompersi. Nel mentre, si potrebbe aumentare la libertà di scelta su quando uscire dal lavoro. Intervista a Mauro Maré, economista e professore ordinario di Scienza delle Finanze alla Luiss

Perché anche Trump vuole Imec e stabilità in Medio Oriente. Parla Terzi

Il senatore Terzi, già ministro degli Esteri, ambasciatore in Israele, negli Usa e alle Nazioni Unite, invita a riflettere sul fatto che Trump è l’iniziatore degli Accordi di Abramo. Ed è qui che “converge il rapporto di politica estera e di sicurezza tra Usa e Ue, e se qui converge allora lo fa anche su Imec”

La mappa del potere trumpiano spiegata da Bremmer (Eurasia Group)

Ian Bremmer evidenzia la centralità della lealtà e una spaccatura tra “Dark Maga” di Elon Musk, favorevole a deregulation e tasse basse, e “Deep Maga” di Steve Bannon, orientata verso interventismo e limiti all’immigrazione

Le iniziative centriste non preoccupano Schlein e Meloni. Valbruzzi spiega perché

Sia a Orvieto, sia a Milano si sono inseguiti i soliti temi, con i soliti argomenti tutti declinati senza originalità. Il leitmotiv sottotraccia è stato quello della “crisi della democrazia”. Che è un modo ampolloso per tirare la palla in tribuna e non riflettere sulla natura dei problemi. I centristi non fanno danno a Schlein, anche perché sono disconnessi rispetto ai bisogni e alle discussioni del Paese reale. Anche Tajani&co possono dormire sonni tranquilli. Conversazione con Marco Valbruzzi, docente di Scienza politica all’università Federico II di Napoli

Autonomia, fuori la Costituzione dall'agone politico. Il commento di Sterpa

La Costituzione non può essere trascinata nel dibattito politico a uso e consumo delle parti. Si tratta di una linea invalicabile, rafforzata da questo orientamento della Consulta sull’Autonomia differenziata. Peraltro, il combinato disposto tra la sentenza di dicembre – nella quale la Consulta muoveva alcuni rilievi al legislatore – e questa dichiarazione di inammissibilità in qualche modo ripristina un clima di serenità costituzionale entro i perimetri del quale, ora, il Parlamento potrà muoversi con maggiore agibilità. Colloquio con il costituzionalista Alessandro Sterpa

Perché l'Europa può giocarsi la partita dei dazi, anche grazie all'Italia. L'analisi di Lombardi

Se davvero l’amministrazione repubblicana aprirà una nuova stagione di tensioni commerciali, il Vecchio continente avrà certamente uno spazio di manovra su cui negoziare, da non vanificare. A patto che si mostri compatto e faccia tesoro degli ottimi rapporti tra Washington e Roma. Intervista a Domenico Lombardi, direttore del Policy Observatory della Luiss

Così Roma può mediare tra Trump e l'Europa. La versione di Massolo

Secondo l’ambasciatore, il nuovo inquilino della Casa Bianca non si sgancerà completamente dal sistema internazionale, ma cambierà solamente le forme di approccio. Anche l’Europa deve prepararsi a tale cambiamento, e in questo Roma può giocare un ruolo cruciale

L'Europa non tema troppo i dazi di Trump. Parla Simoni (Luiss)

L’aggressività verbale del neo presidente non deve indurre a pensare a una politica commerciale altrettanto muscolare, anche perché lo stesso Elon Musk potrebbe perderci. Le big tech azioniste del governo americano? Una forzatura. E con la Cina non ci saranno troppi scossoni

×

Iscriviti alla newsletter