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L’unità di intenti che serve per disegnare il futuro di Roma

Chi c’era e che cosa si è detto al webinar di presentazione del libro dal titolo “Liberare Roma. Come ricostruire il sogno della città eterna”, scritto da Francesco Delzio ed edito da Rubbettino. Il dibattito è stato organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) in partnership con l’associazione La Scossa

Un piano strategico per ricostruire Roma, per riconsegnarle dignità a livello nazionale e globale, per risollevarla da una crisi che sembra essere irreversibile. È attorno a questo filo rosso che si snoda il nuovo libro di Francesco Delzio dal titolo Liberare Roma. Come ricostruire il “sogno” della città eterna (Rubbettino). Secondo il manager, editorialista e docente Luiss, è necessario agire ora. Prima che sia troppa tardi.

IL WEBINAR DI PRESENTAZIONE

Il saggio di Delzio è stato presentato nel corso di un webinar organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) in partnership con l’associazione La Scossa (qui l’integrale dell’evento su Radio Radicale). Al dibattito hanno partecipato, oltre all’autore e al presidente dell’istituto Stefano da Empoli, la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria, la consigliera regionale del Lazio di Fratelli d’Italia Chiara Colosimo, la deputata del Partito democratico Beatrice Lorenzin, la deputata di Liberi e Uguali Rossella Muroni  e Luciano Nobili, deputato di Italia Viva. L’iniziativa è stata coordinata dal direttore della comunicazione I-Com Andrea Picardi.

LE PROPOSTE DI DELZIO

Il libro di Delzio costituisce un prezioso contributo per il futuro della città eterna, che parte dalla necessità per la nostra capitale di dotarsi il prima possibile di un vero e proprio piano strategico di sviluppo. “Ormai manca da più di quindici anni: un’assenza figlia di un presentismo schiacciante, una rinuncia di fatto di Roma a provare a immaginare e progettare il suo futuro”, ha sottolineato l’autore durante il webinar di presentazione. Ad avviso di Delzio, la classe dirigente economica, sociale e culturale della capitale negli ultimi anni ha sostanzialmente voltato le spalle alla città e si è concentrata unicamente sul suo interesse particolare. Illudendosi che l’intero patrimonio di rendite su cui Roma si poggia potesse salvare ognuno di loro a discapito dell’interesse comune. Ma ora la situazione è matura affinché le cose possano cambiare. “Questo libro è un atto di amore, di dolore e di speranza, ognuno può scegliere il modo di interpretarlo. Io personalmente preferisco la terza opzione”, ha commentato ancora l’editorialista.

LA VERSIONE DI COLOSIMO

Idee e proposte, quelle avanzate da Delzio, destinate a essere in questi mesi di campagna elettorale per il Campidoglio. Il 2021 d’altronde sarà pure, o meglio soprattutto, l’anno delle amministrative di Roma. Appuntamento attesissimo, com’è naturale che sia, non solo nella città eterna. Ma chi saranno i candidati? Il centrodestra, come emerge dalle cronache politiche di questi giorni, sembra ormai arrivato al ballottaggio tra due nomi, entrambi di natura civica: quelli di Guido Bertolaso e Andrea Abodi. “Quella di Roma è una sfida difficile”, ha sottolineato la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Chiara Colosimo, secondo cui “sarà necessario mettere in campo una personalità che possa rappresentare un valore aggiunto e quel profilo manageriale di cui Roma ha bisogno”. Per questo motivo partire dalle donne e dagli uomini che dovranno poi ricostruire il sogno della città eterna rappresenta, a suo avviso, la chiave di volta per il futuro della città: “Ma prima, naturalmente, dovranno essere individuati gli obiettivi specifici su cui la futura squadra amministrativa dovrà lavorare”.

LE PRIORITÀ DI MURONI

Sui possibili candidati al Campidoglio del centrosinistra, anche la deputata di Liberi e Uguali Rossella Muroni ha le idee chiare. Prima i temi, poi le persone: “Mi piacerebbe una campagna elettorale che che si schiodasse dai nomi e cognomi e dai retroscena. Piuttosto sarebbe opportuno che si parlasse dei temi e della squadra di giovani amministratori per rilanciare questa città”, ha affermato Muroni.  Secondo cui, oltre a un piano strategico, Roma ha bisogno di un sogno e di riscoprire, appunto, i propri talenti: “Occorre riappassionare alla politica, nella città e per la città, tanti giovani amministratori nei municipi. Resuscitare questo amore, questo attivismo e questa voglia di metterci la faccia non è semplice, ma deve necessariamente essere un obiettivo trasversale”.

LA FOTOGRAFIA DI CALABRIA

“Per Forza Italia, e per me in particolare, Guido Bertolaso rappresenterebbe la scelta più adeguata e opportuna per affrontare questo momento, che è e sarà uno spartiacque per Roma”, ha invece sottolineato la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria. Ma il tema più importante, al momento, è un altro: che vengano attribuiti alla capitale quei poteri e quelle risorse di cui ha bisogno in modo che possa “allinearsi a un  modello di governance adeguato alla sua realtà demografica, economica, sociale, in linea con tutte le principali capitali europee”. Il progetto per rilanciare la città è molto ambizioso, ma mai come in questo periodo bisogna ricominciare a scommettere. E per farlo, secondo Calabria, bisogna ripartire dall’attrazione degli investimenti stranieri: “Le competenze manageriali contano molto, è vero, ma credo che un’agenzia dedicata e istituzionalizzata su questo fronte sia molto importante nel quadro di questo progetto”.

LA RICETTA DI NOBILI

Sul possibile candidato del centrosinistra, il deputato di Italia Viva Luciano Nobili di Italia Viva ha manifestato la sua stima nei confronti dell’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri di cui si parla come possibile, probabile, candidato sindaco: “Lo conosco da anni e l’ho pure sostenuto nella campagna elettorale che lo ha portato a diventare parlamentare, qualche mese fa. Allo stesso tempo, però, giornalisticamente non si è parlato solo della sua candidatura”, ha specificato Nobili, proprio a indicare che le carte sono ancora tutte da giocare. Anche perché, come ha anche dichiarato a questo giornale l’esponente del partito di Matteo Renzi, al momento il nome che maggiormente piace a Italia Viva per Roma è quello del leader di Azione Carlo Calenda. Quanto allo stato in cui versa la Capitale, Nobili ha invece puntato il dito sulle profonde disuguaglianze che caratterizzano la capitale e i problemi con cui i cittadini hanno a che fare ogni giorno: “Oltreché di liberare Roma, parlerei di liberalizzare le cose in città come, ad esempio, il trasporto pubblico locale. E ancora, la riforma istituzionale di cui tutti parlano e la realizzazione di quel restart amministrativo di cui ha bisogno Roma. Spero davvero che si proceda in questa direzione”.

 L’ENDORSEMENT DI BEATRICE LORENZIN A GUALTIERI

Favorevole, anzi molto favorevole, alla candidatura di Roberto Gualtieri anche la deputata del Partito democratico Beatrice Lorenzin: “Da parte mia non ci può altro che essere un apprezzamento molto positivo”, ha evidenziato l’ex ministro della Salute. Che ha poi rincarato la dose: “Roberto, oltre ad essere il ministro dell’Economia e delle Finanze uscente, è una personalità di grandissimo spessore sia a livello nazionale che internazionale”. Qualità che servono a una città come Roma, in cui tutti i nodi, ormai, sono venuti al pettine. Secondo Lorenzin, in ballo c’è “da un lato, la necessità di dare vita a una cornice normativa capace di darci gli strumenti per attuare davvero le politiche per la città, dall’altro, la questione delle risorse”. Ciò che serve – ha concluso – è un impegno collettivo per la rinascita di Roma.

L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE I-COM DA EMPOLI

Secondo il presidente I-Com Stefano da Empoli – che ha aperto e chiuso il dibattito – per risollevare Roma occorre un mix di proposte che si fondi su due priorità fondamentali: “Bisogna avere un progetto strategico almeno a dieci anni e una gestione manageriale che vada oltre il piccolo cabotaggio”. Una rivoluzione, in pratica. Ad avviso di da Empoli, la prossima amministrazione comunale deve creare una rete con le forze politiche per superare le profonde frammentazioni che caratterizzano oggi la nostra città. E poi attrazione degli investimenti e sostegno al lavoro.



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