Il presidente della Banca centrale, Christine Lagarde, da sempre critica verso la criptovaluta, accelera verso l’apertura della fase esplorativa per giungere entro due anni all’adozione di una moneta unica digitale. E sulla cancellazione del debito mette l’ennesima pietra
Forse potrebbe essere un argine allo strapotere, ancora in parte oscuro, del Bitcoin. O più semplicemente una forma di moneta più sicura e veloce. La Banca centrale europea si prepara ad aprire il dossier euro digitale, già da questa primavera. Il presidente della Bce, Christine Lagarde, è intervenuta al Parlamento Ue per aggiornare gli eurodeputati circa la situazione economica del Vecchio Continente. Ma, numeri a parte, l’occasione è stata ghiotta per imprimere un’accelerazione alla possibile adozione di una moneta unica digitale.
L’avversità della Bce e in particolare di Lagarde verso il Bitcoin è nota: troppo opaco l’uso della criptovaluta, protagonista di exploit ma anche di cadute rovinose sui mercati. Ma un euro digitale sarebbe altra storia. Tradotto, vale la pena tentare. Il Consiglio direttivo della Bce “deciderà metà 2021 se procedere alla fase esplorativa” della creazione dell’euro digitale “che probabilmente richiederà due anni”, ha riferito Lagarde in un passaggio del suo intervento. “Stiamo completando l’analisi delle 8 mila risposte della consultazione pubblica effettuata. Ad aprile sarà completata e verrà presentata al Consiglio direttivo e al Parlamento Ue da Fabio Panetta” il componente italiano del Comitato esecutivo che ha la delega sull’euro digitale.
“E poi si dovrà decidere. Ci sta molto entusiasmo – ha sostenuto Lagarde – tutti ci vorrebbero più rapidi ma dobbiamo essere attenti, va fatto su basi solide e l’euro digitale deve avere tutte le caratteristiche dell’appoggio di una Banca centrale.” Esattamente un anno fa, Lagarde affermava come “se è più economico, veloce e sicuro per gli utenti e se contribuirà a una migliore sovranità monetaria e autonomia per l’eurozona, l’euro digitale va esplorato”. D’altronde, si tratta di una moneta accessibile a tutti i cittadini e alle imprese. Una volta approvato, servirà per effettuare pagamenti quotidiani, al posto del contante.
Al netto della questione euro digitale, Lagarde ha fatto altri due chiarimenti. Primo, chiunque continua a pensare che i debiti sovrani in pancia alla Bce vadano cancellati commette un grosso errore. “Trovo questa richiesta illegale, illusoria, senza senso e che minaccia l’Europa minandone la credibilità delle regole e la credibilità dell’euro”. L’altra rettifica, che è più un mantra ormai, è che “la Bce continuerà a ottemperare il suo mandato e a sostenere l’economia con tutte le misure appropriate”. Per questo a fronte del rischio che l’aumento dei tassi sui titoli di Stato inneschi un inasprimento non voluto delle condizioni di finanziamento nell’area euro, la Bce ha deciso di intensificare le operazioni di acquisto di titoli con il suo programma anticrisi e di acquisto titoli, Pepp.