Gli avvocati dell’oppositore russo sono molto preoccupati per le sue condizioni, e hanno dichiarato che il suo stato di salute è peggiorato nella colonia penale, dove le autorità lo sottopongono a molta pressione psicologica. Isolamento totale, poche ore di sonno e di aria aperta, sono alcune delle strategie alle quali Navalny è costretto
“Mi è capitata una seccatura: ho avuto un forte mal di schiena. Non posso né piegarmi, né raddrizzarmi. Chi ha seguito i miei processi avrà notato che non sono stato mai seduto ‘nell’acquario’ (la gabbia per l’imputato in tribunale, ndr) e cammino su e giù per ore, perché potevo solo stare in piedi o stare sdraiato. Probabilmente un nervo è stato schiacciato perché non faccio altro che stare seduto contorto nei furgoni della polizia”. Questo il resoconto del leader dell’opposizione russo, Alexei Navalny, pubblicato su Instagram.
“Sono stato zitto – racconta sulla piattaforma social -. Non fa certo piacere ma non è una cosa mortale: mi cureranno. Però non mi curano. […] Quando mi conducevano nella colonia penale ho cominciato a preoccuparmi e mi sono messo a scriverne ogni giorno: ciao, ho dei forti dolori. Fate venire qua un medico oppure datemi dei medicinali. Ma non me li danno”.
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I suoi avvocati sono molto preoccupati per le sue condizioni, e hanno dichiarato che il suo stato di salute è peggiorato nella colonia penale, dove le autorità lo sottopongono a molta pressione psicologica e di stress. Isolamento totale, poche ore di sonno e di aria aperta, sono alcune delle strategie alle quali Navalny è costretto (qui l’articolo di Formiche.net su come si vive nel carcere Ik-2 a Mosca).
Dalla fine della scorsa settimana, Navalny, detenuto accusa forti dolori alla schiena e non riesce a muovere una gamba. Leonid Volkov, direttore della rete regionale dell’organizzazione dell’oppositore, ha scritto su Telegram che non si sa dove è esattamente Navalny e perché lo nascondono agli avvocati: “Dalla fine della scorsa settimana soffre di forti dolori alla schiena; ha comunicato che gli si addormenta una gamba e non è in grado di stare in piedi. Per tutto questo tempo ha ricevuto due compresse di ibuprofene. In ogni caso, un forte deterioramento della sua salute non può che causare estrema preoccupazione”.
Il rappresentante dell’oppositore ha suggerito che Navalny potrebbe essere stato ricoverato nell’ospedale della prigione e che l’amministrazione della colonia di Pokrov starebbe cercando di nascondere questo fatto. Gli avvocati difensori di Navalny non hanno avuto il permesso di incontrarlo dal 24 marzo, ed è la prima volta che succede.
Da tempo, le condizioni di Navalny preoccupano l’Europa. Nabila Massrali, portavoce dell’Alto rappresentante dell’Unione europea, Josep Borrell, ha scritto su Twitter che “l’Ue continua a chiedere il suo rilascio immediato e incondizionato e un’indagine completa sull’avvelenamento”.
La moglie, Yulia Navalnaya, ha lanciato su Instagram un appello al presidente russo: “Putin ha detto all’intero Paese che legge i miei appelli. Quindi: chiedo l’immediato rilascio di mio marito, Alexei Navalny, che lui ha illegalmente spinto in prigione. Lo ha spinto perché ha paura della competizione politica e vuole sedere sul trono per il resto della sua vita. Quello che sta accadendo è la sua vendetta personale e ritorsione contro una persona, e sta accadendo davanti ai nostri occhi. Deve finire immediatamente”. Dal Cremlino hanno subito risposto che non hanno intenzioni di risponderle.