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Draghi? Fan di Sputnik. Dalla Russia propaganda (a base di fake news)

Su Russia Today, agenzia stampa del Cremlino, un viaggio alla scoperta dell’Italia strapaesana che chiede a gran voce il vaccino Sputnik (ammesso che esista). La propaganda colpisce il presunto fan di Sputnik Draghi, di cui vengono citate solo le stoccate all’Ue (ma non la ramanzina a De Luca)

Le regioni italiane a supplicare in ginocchio il vaccino Sputnik V. E l’Ue madre e matrigna, sorda alle richieste, che non vuole darglielo. Ecco la fotografia dell’Italia alle prese con la campagna vaccinale che questo sabato campeggia in bella vista sul più letto sito di notizie in Russia, l’agenzia governativa Russia Today.

Non capita tutti i giorni che l’edizione internazionale dedichi uno spaccato così ampio alle faccende italiane. Figurarsi un viaggio alla scoperta dell’Italia strapaesana. Non c’entra l’arte e neppure la paesaggistica. Sul sito più amato da Vladimir Putin Anastasia Safronova intraprende un viaggio alla ricerca dell’Italia che vuole, anela a tutti i costi il vaccino russo contro il Covid-19.

Ecco l’incipit: “Mentre l’Ue è a corto di vaccini, le comunità italiane sono alla disperata ricerca di una dose, qualsiasi dose. E una risposta alla loro crisi potrebbe essere a poche ore di macchina, dato che i loro vicini, indipendenti dalla politica Ue, hanno comprato Sputnik V”. Dopo un sonoro “rompete le righe!”, si passa all’elogio di chi, le righe, le ha già rotte.

Come la piccola repubblica di San Marino, assurta a manifesto ufficiale della campagna russa per lo Sputnik V da quando ha ordinato qualche migliaio di dosi, due mesi fa. Tanto che adesso, racconta RT, fa invidia alle cittadine circostanti.

Basta prendere la piccola San Leo. “Si sono guardati intorno, e hanno realizzato che hanno una chance di migliorare la situazione”. Ma la voce si è sparsa più in là, perfino in Lombardia, garantisce l’agenzia del Cremlino. A San Giovanni Bianco, 5000 anime nel bergamasco, “l’assenza di un’approvazione dell’Ema per Sputnik V ha già rovinato le speranze per una rapida ripresa”.

E che dire del sindaco di Coriano, che ha scritto un’infuocata lettera al presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, riportata accuratamente da RT, intimando: “Non possiamo stare fermi a guardare”?

Il maxi-spot in homepage sull’agenzia del governo russo si chiude facendo leva sulle parole pronunciate in conferenza stampa dal premier Mario Draghi. O almeno una parte. “Se il coordinamento europeo funziona, bene. Altrimenti, visto che si parla di salute, prenderemo le nostre decisioni”. Peccato che RT ometta una fetta del discorso di Draghi. Quella in cui il premier bastona la scelta del governatore campano Vincenzo De Luca di acquistare, tramite la società partecipata della regione Soresa, un carico di dosi del vaccino russo.

“Starei attento a fare questi contratti”, lo ha gelato Draghi venerdì. E se è vero che quei contratti sono condizionati al semaforo verde dell’Ema, è vero anche, ha ribadito lui, che “non si prevede che l’Ema si pronunci su Sputnik prima di tre, quattro mesi” e comunque “il vaccino (russo, ndr) non sarà disponibile prima della seconda metà dell’anno”. Inutile cercare le suddette citazioni su Russia Today: non ci sono. Poco importa: la “Campania di Russia” di De Luca ha già fatto il giro sulla stampa russa offrendo un clamoroso assist alla propaganda made in Moscow, con paginate in bella vista sulle governative Tass e Sputnik News.

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