Niente ambiguità sulla Russia, non si può parteggiare per chi mette in difficoltà Draghi. Di fronte all’arresto di una spia russa colta a rubare segreti della Nato a Roma, Elio Vito, deputato di Forza Italia e componente del Copasir, lancia un appello (anche al centrodestra)
Basta ambiguità. Elio Vito, deputato di Forza Italia e componente di lunga data del Copasir, rivolge un messaggio a tutta la politica, centrodestra compreso: “Non possiamo aiutare Paesi che vogliono mettere in difficoltà l’operato di Draghi”. Il riferimento è alla Russia con cui è in corso una vera e propria escalation diplomatica iniziata con l’arresto e poi l’espulsione, martedì sera, di due spie colte ad acquistare da un ufficiale della Marina, Walter Biot, segreti militari della Nato.
Onorevole Vito, come legge l’incidente diplomatico?
Un episodio del genere non si ricorda dai tempi della Guerra Fredda. Premesso che c’è un’indagine della magistratura in corso e non abbiamo tutti gli elementi, la reazione della Farnesina conferma la gravità dell’accaduto. Così come l’arresto in fragranza da parte delle forze dell’ordine, previsto solo in casi particolari del Codice penale.
Un monito per chi ancora considera la Russia un alleato?
Diciamo che in questi giorni alcuni esponenti politici, purtroppo anche nel centrodestra, hanno rilasciato dichiarazioni superficiali.
A cosa si riferisce?
Penso alla campagna dei vaccini, a Sputnik V. Non possiamo permetterci ambiguità. Già a inizio legislatura il nostro Paese ha rischiato di assumere, per la prima volta dal dopoguerra, una postura non corretta in politica estera. Il governo Conte bis prima e Draghi ora la sta correggendo.
Giusta l’espulsione dei funzionari russi?
L’Italia, e in particolare il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ha avuto una reazione appropriata. Draghi ha voluto dare un segnale all’interno della sua maggioranza e non solo. È anche in questi frangenti che si vede se davvero c’è un governo di unità nazionale.
Il governo non ha sciolto ancora le riserve sul corso che vuole dare ai rapporti con Mosca. Serve una più chiara presa di posizione?
Ripeto: l’Italia è un Paese fondatore dell’Ue e dell’Onu. Ben vengano le cordiali relazioni diplomatiche e gli scambi commerciali con la Russia. Purché non ci siano tentennamenti sul posizionamento europeo ed atlantico del nostro Paese. Ue e Nato sono i nostri alleati, punto.
Non sembra ci sia unanimità sul punto, anche nella maggioranza.
Credo che dare l’impressione di fare l’occhiolino a Paesi che in Europa mettono in difficoltà l’operato del governo Draghi sia un grave errore, anche se dettato da ragioni interne. E qui mi permetta un appello.
Prego.
Mi auguro che da questa grave vicenda ci sia da parte di tutti la consapevolezza della particolarità della situazione che si è creata nel mondo con la pandemia. L’Italia ne uscirà prima e più forte se sarà unita e se tutti capiscono che il sostegno al governo Draghi comporta la fine di ogni ambiguità in ambito europeo ed internazionale.
Lei ha suonato un campanello d’allarme su una campagna di propaganda intorno al vaccino russo Sputnik V. Un anno dopo, l’infodemia denunciata dal Copasir è ancora qui?
Tanto il rapporto sull’infodemia quanto la relazione sul 5G e la cybersecurity pubblicata a dicembre del 2019 hanno lanciato un allarme sulle interferenze di potenze straniere che oggi ritroviamo in parte in un uso propagandistico dei social nella campagna dei vaccini. Entrambi i documenti sono stati votati all’unanimità dai componenti del Copasir. Anche per questo ci aspettiamo che le autorità preposte ne tengano conto.