Con il suo esercito, Pechino vuole “plasmare l’ordine internazionale secondo i propri interessi”, recita un rapporto interno al ministero della Difesa tedesco. E sulla Russia…
La Cina sta cercando di piegare l’ordine internazionale ai propri interessi con le sue forze armate. È quanto emerge da un rapporto interno del ministro della Difesa tedesco che il quotidiano Welt am Sonntag ha potuto visionare. Secondo il dicastero, la Cina – con due milioni di militari, circa 6.850 carri armati e 1.600 aerei da combattimento e il più grande potenziale missilistico convenzionale del mondo – potrebbe “plasmare l’ordine internazionale secondo i propri interessi” e quindi “garantirsi lo sviluppo economico”.
Come riporta l’Agenzia Nova, nel documento si farebbe riferimento alla Russia come una persistente “minaccia” in quanto Mosca starebbe sempre puntando a “destabilizzare e indebolire la Nato”. Ma la Cina “sta superando sempre di più la Russia in termini di influenza globale, anche per quanto riguarda la vendita di armi e la cooperazione militare”, cita Welt am Sonntag un passaggio del rapporto stilato da esperti militari della Bundeswehr. Nel documento il ministero della Difesa tedesco osserva inoltre che Pechino continua a sviluppare le sue capacità nucleari ed è ora anche “il più grande esportatore mondiale di droni armati”. Inoltre, il progetto della Via della Seta – a cui l’Italia nel marzo 2019 è diventato il primo Paese G7 ad aderire – è visto come “espansione globale della propria sfera di influenza”.
Mentre in riferimento alla Russia, gli esperti tedeschi sottolineando nel rapporto “l’introduzione di missili ipersonici di alta precisione, di vasta portata e appena intercettabili”. Inoltre, secondo il dicastero tedesco, Mosca starebbe investendo pesantemente nel “mantenimento della capacità di attacco nucleare in mare” e nella “modernizzazione prioritaria del potenziale delle armi nucleari”. Inoltre, “le Forze armate russe convenzionali sono in grado di raggiungere la superiorità in termini di tempo e spazio”, si legge nel rapporto pubblicato dal quotidiano tedesco. Un punto debole per la Russia, invece, sarebbero “le capacità limitate per un uso marittimo sostenibile e mondiale” e “la mancanza di droni armati”. Per Mosca, l’Esercito è uno “strumento di azione e potere politico”, si conclude nel documento.