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Kim spara i primi missili “contro” Biden

Missili testati nel weekend rivelano fonti Usa al Washington Post. Kim mostra i muscoli per la prima volta a Biden

La Corea del Nord ha lanciato una salva di missili a corto raggio lo scorso fine settimana dopo aver denunciato Washington per essere andato avanti con esercitazioni militari congiunte con la Corea del Sud, lo rivela il Washington Post. I test missilistici, che da diverso tempo non venivano effettuati da Pyongyang, rappresentano la prima sfida diretta del leader nordcoreano Kim Jong Un al presidente statunitense Joe Biden, i cui collaboratori non hanno ancora delineato il loro approccio alla minaccia nucleare del regime.

L’idea, secondo le informazioni disponili riguardo a una revisione in corso delle policy USA-Corea del Nord, è di limitare l’attenzione al dossier — segnando anche una discontinuità con quanto fatto negli anni dell’amministrazione precedente, quando Donald Trump aveva cercato di sfruttare incontri con Kim come formula per cercare di stabilizzare una situazione stressata fino al limite del conflitto militare, e usarli contemporaneamente per passare tra gli americani e tra gli interlocutori internazionali da peace-maker con uno dei grandi nemici dell’America.

Per settimane, i funzionari della difesa degli Stati Uniti hanno avvertito che l’intelligence indicava che la Corea del Nord era sul punto di effettuare test missilistici. Il regime ha spesso usato i movimenti militari tra Washington e Seul come momento per exploit e provocazioni, per attrarre l’attenzione, per provare a fare pressioni.

Due settimane fa la Reuters aveva rivelato che l’amministrazione statunitense ha cercato il dialogo dietro le quinte con Pyongyang ma senza ottenere risposta. Commentando il discorso programmatico con cui il segretario Anthony Blinken ha presentato la politica estera dell’amministrazione Biden, Richard Fontaine del CNAS scriveva su Twitter che la ragione per cui in quell’intervento ci fosse un solo riferimento alla Corea del Nord: “Meglio dare alla Corea del Nord poca attenzione invece che troppa. Competere con la Cina, non trattare con Pyongyang, è la massima priorità in Asia”.

Commentando con Gabriele Carrer le rivelazioni Reuters, Fontaine ha detto a Formiche.net: “È probabile che testino un missile a lungo raggio – o a un certo punto un’arma nucleare – e quindi utilizzino quella provocazione come leva”. Dunque, “aspettiamo che la Corea del Nord testi” i suoi armamenti “poi parliamo, non il contrario”.



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