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A scuola di leadership. Parte il nuovo master del Centro alti studi per la Difesa

Il Casd ha lanciato il suo primo master in “Strategic leadership and digital transformation”, con l’obiettivo di fornire alla classe dirigente, di oggi e del futuro, capacità e competenze per guidare le organizzazioni complesse nei nuovi scenari, sempre più volatili. La grande partecipazione internazionale conferma il ruolo-guida che il Paese vuole avere in ambito Nato (e non solo) sul pensiero strategico

“L’Italia riparte quando un organismo di studio come il Centro alti studi per la Difesa si pone l’obiettivo sfidante di contribuire al sistema Paese, il che significa allinearsi alle eccellenze italiane ed esserne guida: una missione importante che la Difesa porta avanti con successo grazie ad eccellenze come il Centro alti studi per la Difesa”. Così il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, ha commentato nella visita di ieri le iniziative relative alla formazione della classe dirigente, militare e civile, portate avanti dal Casd, il Centro alti studi per la Difesa, massimo organo di studio nel campo, presieduto dal generale Fernando Giancotti.

UN MASTER PER LA LEADERSHIP

La visita del sottosegretario ha seguito l’inizio, il 15 marzo scorso, della fase interattiva dell’Executive master internazionale in “Strategic leadership and digital transformation”: in un contesto globale in continua mutazione a causa delle profonde trasformazioni tecnologiche, socio-economiche e geopolitiche, il master del Casd si pone come obiettivo quello di fornire la dirigenza strategica delle organizzazioni complesse che operano quotidianamente nello scenario internazionale di nuovi approcci sistemici a strumenti adeguati per guidare in maniera sempre più efficace ed efficiente le proprie strutture. Il nuovo percorso accademico vede il coordinamento effettuato dal Comando supremo alleato per la trasformazione della Nato (Act) di Norfolk, all’interno dell’iniziativa di quest’ultimo per il programma di “Human capital enhancement – Strategic leadership initiative”.

LEADERSHIP STRATEGICA…

L’obiettivo dell’executive master in “Strategic Leadership and Digital Transformation” è quello di sviluppare gli strumenti necessari per comprendere ed elaborare i temi della leadership grazie ad un approccio multidisciplinare, multidimensionale, integrato, innovativo e collaborativo. Il percorso del master partirà proprio dal concetto stesso di leadership, inteso letteralmente come la capacità di “saper guidare”, proseguendo con lo studio delle dinamiche dei piccoli gruppi fino al livello della “leadership strategica”, necessaria per la guida, appunto, di organizzazioni e sistemi complessi.

…E TRASFORMAZIONE DIGITALE

Particolare attenzione verrà dedicata dal master al tema della “digital disruption”, sempre più pervasiva, con contributi di elevata qualità per collegare tali temi alla necessità da parte della dirigenza di operare e guidare, ancora una volta, la trasformazione digitale delle proprie organizzazioni. Lo scenario attuale, caratterizzato da una sempre crescente volatilità, incertezza, complessità, ambiguità e rapidità di cambiamento, necessita ora più che mai un approccio sistemico e integrato. In particolare, la trasformazione digitale delle organizzazioni complesse richiede una grande capacità di comprensione strategica del fenomeno, adottando un approccio agile e capace di innovarsi e adattarsi continuamente, caratterizzato anche da un approccio interculturale. È necessario anche essere pronti ad affrontare una radicale riconfigurazione delle competenze possedute in precedenza. Pensiero strategico, visione e leadership diffusa sono oggi gli elementi fondamentali per permettere di muoversi nel territorio, ancora poco esplorato, delle innovazioni digitali contemporanee.

LA PARTECIPAZIONE INTERNAZIONALE

A questa prima fase del corso, previsto inizialmente in presenza, ma che è stato spostato in modalità remota a causa del perdurare dell’emergenza pandemica, hanno partecipato 36 ufficiali e dirigenti di grado elevato, tra cui otto generali e ammiragli, tutti in posizioni di rilevo per l’innovazione e la formazione delle rispettive organizzazioni. Dieci dei partecipanti provengono direttamente dal comando Nato di Norfolk. Rilevante l’internazionalità dei partecipanti, provenienti da enti e autorità di dodici Paesi: Croazia, Danimarca, Germania, Grecia, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Romania, Slovenia, Spagna, Stati Uniti e Ucraina, a dimostrazione dell’importanza e rilevanza che queste tematiche rivestono nell’attuale contesto strategico globale. I vari moduli del master saranno sviluppati tramite strumenti integrati e interattivi, con lo scopo di favorire l’intervento attivo dei partecipanti. Centrale sarà l’analisi di case study specifici e di esperienze da vivo come esercitazioni e seminari specialistici.

ECCELLENZA ITALIANA RICONOSCIUTA

La grande partecipazione internazionale consolida anche il ruolo del Casd quale punto di riferimento nel campo dell’alta formazione della dirigenza militare e civile a livello globale. La grande partecipazione di Paesi considerati all’avanguardia nel campo della leadership e della capacità organizzativa in generale, come Danimarca, Germania, Olanda, Regno Unito, Stati Uniti, che per la prima volta accorrono verso un prodotto italiano fortemente innovativo, sottolinea l’importanza che queste iniziative hanno per l’Italia e conferma la capacità nostrana di porci alla testa del cambiamento. L’operazione del Casd la qualifica, tra l’altro, a diventare il prossimo Hub Nato per la “Strategic leadership education”.

L’INNOVAZIONE DEL CASD

Il master fa parte, inoltre, di una serie di iniziative avviate dal Centro alti studi per la Difesa nel filone di sviluppo del centro stesso: sono stati innovati i percorsi di formazione dell’Istituto alti studi per la Difesa (Iasd), l’istituto di formazione interforze della Difesa, e dell’Istituto superiore di Stato maggiore interforze (Issmi); è stato accreditato il ruolo del Casd quale Scuola superiore universitaria; sono state riordinate le strutture, i processi e i ruoli del centro quale centro di coordinamento della ricerca e della formazione della Difesa; è stato costituito l’Istituto di ricerca e analisi della Difesa (Irad) ed è stata avviata la scuola di dottorato. Il Centro alti studi per la Difesa promuove a 360 gradi il proprio ruolo di forum per il dibattito strategico nazionale, ambendo a inserirsi come punto di una rete dedicata all’alta formazione e alla ricerca, sia a livello nazionale, che dell’Alleanza e internazionale. Un po’ alla volta tutto questo e altro arriverà a una massa critica, con effetti interessanti.

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