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La pandemia non ferma Sace. Spinta sulle imprese e conti in ordine

La società per l’export chiude il 2020 in utile (79,7 milioni) nonostante la crisi globale. E con 46 miliardi miliardi mobilitati per le imprese che vogliono scommettere sui mercati esteri. Il ceo Latini: prepariamo la Sace del futuro

Sace c’è. In un anno fortemente colpito dalla pandemia, la società per l’export che insieme a Simest promuove e sostiene il made in Italy all’estero ha mobilitato 46 miliardi di euro di risorse e ha chiuso l’esercizio 2020 con un risultato lordo positivo che si attesta a 110,3 milioni di euro (in diminuzione del 48% rispetto all’esercizio precedente) e un utile netto pari a 79,7 milioni di euro (141,6 milioni nel 2019).

E pensare che lo shock congiunto, a livello internazionale, di domanda e offerta insieme all’incertezza sull’evoluzione della pandemia hanno pesato negativamente sull’attività economica globale, determinando una profonda recessione del Pil mondiale (-3,9%). Inoltre l’export, driver di crescita dell’economia italiana, ha subito la più importante battuta d’arresto dal 2009, facendo registrare un calo del -9,7%, interrompendo così una fase espansiva decennale.

Nonostante tutto, Sace ha rafforzato il proprio impegno a sostegno delle imprese italiane, raggiungendo importanti risultati anche a livello economico finanziario. Nello specifico, le risorse mobilitate nel 2020 a supporto della proiezione internazionale delle aziende italiane, operatività tradizionale di Sace, sono state pari a 25 miliardi di euro, in crescita del 25% rispetto all`anno precedente, dato che ha fatto salire il portafoglio di operazioni perfezionate a quota 156 miliardi di euro al 31 dicembre 2020, a fronte di circa 26mila aziende attive.

Nel corso dell’anno sono stati realizzati, inoltre, interventi volti a pianificare il futuro di Sace, con l`obiettivo di ottimizzare ulteriormente il supporto all`export, per essere sempre più in grado di supportare le imprese con nuovi strumenti anche in un`auspicata fase di rilancio e per poter gestire al meglio il previsto riassetto societario.

Numeri che secondo il ceo Pierfrancesco Latini, “dimostrano che la società nonostante l’anno straordinariamente complesso, ha saputo mantenere e rafforzare il proprio supporto all’economia italiana, lavorando contestualmente su 3 fronti. L’azienda ha continuato ad affiancare le imprese italiane nelle loro attività di export e internazionalizzazione, garantendo l’implementazione immediata delle nuove operatività che ci sono state affidate con il nuovo mandato, e, infine, progettando e pianificando la Sace del futuro, in modo da poter sostenere le imprese italiane con strumenti sempre più efficaci nella fase di rilancio.”

Di più. “I 46 miliardi di euro di risorse mobilitate, fra export e internazionalizzazione, Garanzia Italia e Green New Deal, costituiscono un segnale di resilienza importante per poter guardare al domani con maggiore fiducia. Continueremo a operare sempre con maggiore impegno, consapevoli che ogni nostro intervento avrà un impatto positivo non solo sull’azienda beneficiaria ma anche su tutto quell’universo che gli gravita intorno, fatto di lavoratori, famiglie, fornitori, filiere e, non da ultimo, sull’intera economia del nostro Paese.”

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