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Missili tra Italia e Francia. Ecco l’accordo per il nuovo sistema di difesa

Firmato a Parigi il contratto per il nuovo sistema di difesa aerea a medio raggio (Samp/T NG). Il ministro Guerini: “Un programma a tutela sia della sicurezza dei cittadini europei, sia degli interessi strategici dell’Unione europea e della Nato”

Italia e Francia procedono insieme sulla nuova generazione di difesa aerea a medio raggio. È stato firmato oggi a Parigi il contratto per lo sviluppo del programma Samp/t NG (dove “NG” sta per nuova generazione), che coinvolge le industrie dei due Paesi. A siglarlo con le industrie coinvolte nel consorzio Eurosam è stato l’ammiraglio Matteo Bisceglia, direttore dell’Organizzazione congiunta di cooperazione in materia di armamenti (Occar), su mandato del segretario generale della Difesa Nicolò Falsaperna e dell’omologo francese Joël Barre.

LA SODDISFAZIONE DI GUERINI

Si tratta dell’ammodernamento del sistema Samp/T, attualmente in servizio, sviluppato a partire dagli anni 2000 attraverso la collaborazione tra Italia e Francia. Il contratto odierno completa quello siglato nel 2016, con l’obiettivo “rafforzare i sistemi Samp/T operativi per l’Aeronautica francese e l’Esercito italiano”. Ad accogliere il passaggio alla nuova generazione è arrivata la “soddisfazione” del ministro Lorenzo Guerini e della collega Florence Parly. “Questo programma – ha spiegato il titolare di palazzo Baracchini – continuerà a tutelare sia la sicurezza dei cittadini europei, sia gli interessi strategici dell’Unione e della Nato”.

OLTRE L’ASSE FRANCO-TEDESCO

Segue la scia del rafforzamento della capacità del Vecchio continente: “il processo di integrazione della Difesa europea non può prescindere da una crescente e costruttiva cooperazione tra le Forze armate italiane e francesi e la loro cooperazione nel settore industriale, in piena sintonia”. Parole del tutto simili a quelle pronunciate martedì a Berlino nell’incontro con Annegret Kramp-Karrenbauer, a conferma dell’obiettivo italiano di aprire l’asse franco-tedesco sulla Difesa attraverso l’approfondimento dei rapporti bilaterali con Parigi e Berlino, così da riequilibrare i rapporti di forza in un’Unione europea che si appresta ad essere attore più rilevante in questo campo. “È necessario proiettare l’Ue verso l’ambizione di essere un attore rilevante nel contesto globale”, ha spiegato Guerini.

IL SISTEMA E LE INDUSTRIE

Nel dettaglio, sviluppato dal consorzio italiano Eurosam, il Samp/T si configura come sistema per la “Ground-Based Air Defense”, composto da un sistema di controllo del fuoco basato su un radar multifunzione, da un sistema di lancio a terra e da missili Aster 30 B1. A livello industriale, il programma per la nuova generazione permetterà di “mantenere le competenze industriali in un settore-chiave per la difesa europea – spiega in una nota la Difesa italiana – e garantirà lo sviluppo a lungo termine dell’unico sistema di difesa terra-aria a medio raggio completamente europeo, garantendo alle industrie nazionali interessate il completo ritorno industriale e importanti ricadute tecnologiche”. Per l’Italia riguarda in particolare MBDA Italia, Avio, Leonardo e Simmel.

GLI IMPIEGHI

A testimonianza del valore strategico del programma c’è l’ampio utilizzo in svariati scenari dell’attuale versione Samp/T, scelto per la protezione da molteplici minacce dal cielo, a partire da velivoli ostili e missili balistici. Si ricorderà, tra il 2015 e il 2016, la batteria Samp/T dell’Esercito italiano schierata per la sorveglianza dello spazio aereo della città di Roma nel corso del “Giubileo straordinario della misericordia”. Un’altra batteria, sempre italiana, si guadagnà i riflettori poco dopo con lo schieramento, su richiesta della Nato, a ridosso del confine turco con la Siria, allo scopo di difendere la popolazione dalla minaccia di eventuali lanci di missili dalla Siria nella missione “Sagitta”. Nell’ultimo decreto missioni, si prevede uno schieramento di una batteria in Kuwait nell’ambito del rafforzamento dell’impegno in Iraq, nell’ambito della Coalizione anti-Isis, destinato a tradursi nel comando italiano della rafforzata missione Nato di addestramento.

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