Nei primi due mesi dell’anno i veicoli nati per portare in Borsa le aziende più promettenti hanno raccolto l’equivalente di quanto attratto in tutto il 2020. Ma le autorità Usa e gli analisti temono un’indigestione a Wall Street. Intanto Amsterdam si prepara a fare il pieno
2021, anno delle Spac. La pandemia e la recente ondata di vendite allo scoperto sulle società quotate grazie a questo particolare veicolo (qui l’articolo di Formiche.net) non spengono l’appeal delle Special purpose acquisition company. La prova è come al solito nei numeri. In poco più di 2 mesi a Wall Street società di questo tipo hanno concluso 246 operazioni, quasi tante quante ne erano state registrate in tutto il 2020, 248. Attirando l’attenzione di tanti investitori.
Secondo i dati di Refinitiv (la banca dati ora del gruppo Lse) le Spac hanno raccolto in due mesi 79,4 miliardi di dollari a livello globale, superando i 79 miliardi raccolti nell’intero 2020. Un’ascesa repentina che ha spinto la Sec, la Consob americana a mettere in guardia gli investitori americani, soprattutto dopo che le Spac hanno iniziato ad attrarre volti noti dello show business statunitense, come l’ex campione dei Los Angeles Lakers Shaquille O’Neal o il rapper Jay-Z.
“Il coinvolgimento di celebrità in una Spac non significa che l’investimento in queste società sia generalmente appropriato per tutti gli investitori”, ha spiegato l’autorità Usa. “Non è mai una buona idea investire in una Spac solo perché qualcuno famoso sponsorizza o investe in essa o dice che è un buon investimento.” Al netto della presa di posizione della Sec, per le Spac è comunque un momento d’oro. Secondo il Financial Times, questo genere di veicoli “sono diventati un punto fermo a Wall Street nell’ultimo anno, sostenute da tassi di interesse record e da un’abbondanza di liquidità da parte degli investitori in cerca di rendimento.”
Gli analisti comunque hanno delle perplessità e paventano un rischio bolla. “La Spac è un buon prodotto, ma quest’anno il volume di crescita è stato incredibile, quindi vedrete un po ‘di indigestione”, ha affermato Rob Fullerton, responsabile globale della finanza presso Jefferies. “La base di investitori è stata sopraffatta, si rischia di essere travolti.” Origine di questo tsunami rimangono comunque gli Stati Uniti. La stragrande maggioranza delle Spac nel 2021 si è infatti quotata sulle piazze statunitensi, sebbene l’attività sia in aumento al di fuori del Nord America. In Europa, Amsterdam sta emergendo come hub per questi veicoli, anche per effetto della Brexit che ha portato a un’emorragia di capitali dalla City.