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Sul Recovery Plan (vero) c’è… Intesa

La banca guidata dal ceo Carlo Messina presenta Motore Italia, un piano da 50 miliardi su cinque pilastri per dare ossigeno e credito al tessuto industriale del Paese. Aspettando il Recovery Plan

Non è facile avviare un motore a corto di gasolio e da troppo tempo fermo. Ma con 50 miliardi ci si può riuscire. Intesa SanPaolo ribadisce la sua sfida in campo aperto alla pandemia, alla recessione e al declino industriale. D’altronde, un anno fa, il ceo di Ca’ de Sass, Carlo Messina, aveva scoperto le carte, sottolineando la natura sistemica di Intesa, al servizio del Paese e della sua economia.

Promessa più che mantenuta con il piano, Motore Italia, da 50 miliardi di euro per allungare i tempi di restituzione del debito delle imprese, finanziare chi investe in digitale e sostenibilità. Nuovo credito alle piccole e medie imprese con l’obiettivo dichiarato di aiutare il nostro tessuto produttivo a superare le difficoltà causate dalla crisi pandemica in attesa dell’arrivo dei soldi del Recovery Plan. E consentire agli imprenditori di dare gambe a nuovi progetti di sviluppo e crescita.

SCOSSA DA 50 MILIARDI (ASPETTANDO IL RECOVERY PLAN)

Di che si stratta? Come detto, il piano mette a disposizione 50 miliardi di euro di nuovo credito a favore di iniziative per la liquidità e investimenti nella transizione sostenibile e digitale. La prima misura fondamentale del programma stabilisce nuove soluzioni di allungamento fino a 15 anni della durata dei finanziamenti in essere, ampliando le iniziative di sostegno alla liquidità già messe in atto nel corso del 2020 in linea con i futuri obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan).

Nel complesso, il piano Motore Italia si compone di cinque linee di intervento: liquidità ed estensione dei finanziamenti, investimenti per la transizione tecnologica, investimenti per la transizione sostenibile, finanza strutturata e straordinaria e soluzioni non finanziarie e partnership qualificate. Tutte calibrate sulle direttrici strategiche della crescita del Paese che, complessivamente, potranno innescare nuove erogazioni di credito per oltre 50 miliardi di euro, grazie anche al supporto delle risorse rese disponibili attraverso il Fondo Centrale di garanzia e Sace.

RIPRESA IN CINQUE MOSSE

Prima azione, liquidità ed estensione dei finanziamenti. Perché per accompagnare oggi le imprese nella strada della ripresa è essenziale individuare nuovi strumenti che favoriscano una prospettiva di medio-lungo periodo, in grado di rafforzare il posizionamento finanziario delle imprese, contribuire alla ricostituzione progressiva dei cash flow, recuperare sostenibilità finanziaria e cogliere opportunità per nuovi investimenti. Di qui, nuove soluzioni per l’allungamento dei finanziamenti in essere fino a 15 anni, facendo leva sull’attuale quadro normativo che consente l’utilizzo delle garanzie del Fondo Centrale all’80%.

Il secondo pilastro del piano punta invece a supportare nuovi investimenti per favorire il rinnovamento tecnologico, la transizione digitale, l’innovazione e la ricerca industriale delle pmi. Qui le soluzioni e la consulenza di Intesa Sanpaolo accompagneranno le imprese nel cogliere i benefici offerti dal piano Transizione 4.0 della Legge di Bilancio 2021, facendo leva sulle misure fiscali previste per chi investe, in coerenza con gli obiettivi del Recovery Plan.

Altra fondamentale area di intervento è il percorso di accompagnamento alla transizione sostenibile delle imprese, dedicando misure per finanziare investimenti in ottica  economia circolare. “La trasformazione delle imprese in chiave di sostenibilità ambientale, sociale e di governance accresce infatti il valore della loro competitività, al tempo stesso l’adozione di modelli di business circolari sarà un fattore fondamentale per la crescita e il rilancio dell’economia italiana”, spiega Intesa.

Ancora, il rafforzamento dell’offerta e delle strutture consulenziali dedicate a operazioni di finanza straordinaria per pmi e che rappresenta una ulteriore area di intervento di Motore Italia. L’obiettivo è favorire la crescita dimensionale delle imprese attraverso operazioni di M&A, rafforzamento patrimoniale o soluzioni di finanza innovativa quali l’emissione di bond. Infine, il quinto pilastro del piano mette a disposizione delle pmi strumenti per favorirne l’orientamento alla digitalizzazione e allo sviluppo anche attraverso servizi non finanziari. Per colmare il gap in ambito digitale, Intesa Sanpaolo ForValue e le sue società partner offrono alle imprese supporto nel posizionamento digitale per rafforzarne la presenza sul web e garantirne la competitività nel mercato attuale e potenziale.

UN IMPEGNO COSTANTE

“A distanza di un anno dalle prime misure intraprese per la tenuta dell’economia, Intesa SanPaolo si conferma fedele alleato delle Pmi adottando con tempestività, in questa fase ancora critica, la misura più idonea e indispensabile per offrire loro maggiore tranquillità finanziaria: l’estensione della durata dei finanziamenti in essere. Da un lato si allunga così l’orizzonte di rientro del debito, dall’altro si consente alle aziende di pianificare investimenti che siamo pronti a sostenere con nuovo credito per 50 miliardi di euro”, ha spiegato Stefano Barrese, responsabile divisione banca dei territori di Intesa.

“Dall’inizio della pandemia abbiamo fronteggiato le emergenze con iniziative ed erogazioni della banca dei Territori per le pmi pari a 45 miliardi di euro nel 2020”, continua Barrese, “sostenendo la gestione degli impegni finanziari di breve termine, finanziando la liquidità e intervenendo con la sospensione delle rate e con specifici interventi sui settori più colpiti. Ora è il momento di fare un passo in più per accelerare insieme il rilancio, con un impegno orientato a un futuro sostenibile dal punto di vista economico, ambientale, sociale. Solo investendo sulla crescita e sulla transizione digitale e sostenibile saremo in grado di recuperare tempestivamente la nostra competitività sul mercato interno ed estero”.

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