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L’Ue si rilancia (da Roma) sulla Libia. La visita di Borrell con Di Maio e Guerini

Agenda piena a Roma per l’Alto rappresentante dell’Ue Josep Borrell. Prima l’incontro con Di Maio (e i messaggi a Mosca), poi il dialogo con Guerini e la visita al quartier generale di Irini. Sulla Libia si punta a prorogare la missione, contributo europeo allo sforzo messo in campo dall’Onu

C’era la Libia al centro della giornata romana di Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione europea. Incontri con i titolari di Esteri e Difesa, Luigi Di Maio e Lorenzo Guerini, e visita a Centocelle, presso il comando della missione Irini, con l’ammiraglio Fabio Agostini, e il presidente del Comitato militare dell’Ue Claudio Graziano. Domani Borrell salirà sulla fregata tedesca Berlin per vedere da vicino le operazioni, destinate alla proroga anche alla luce del rapporto dell’Onu che denuncia l’afflusso di armi verso il conflitto libico.

STABILIZZARE LA LIBIA

“In Libia gli sviluppi delle ultime settimane sono incoraggianti e lasciano spazio ad un cauto ottimismo ma devono anche indurci a rafforzare gli sforzi in appoggio alla Libia, l’Italia ha piena fiducia nell’operato delle Nazioni Unite”, ha spiegato il ministro Di Maio. “La strada è ancora lunga e richiede sforzi di consolidamento, ma c’è una finestra di opportunità che noi dobbiamo sfruttare”, gli ha fatto eco Borrell. “Sul fronte della sicurezza va assicurata la piena e rapida attuazione dell’accordo sul cessate il fuoco – ha aggiunto Di Maio – ci auguriamo che l’azione di governo di unità nazionale su questo versante sia decisiva”. Su questo versante, ha rimarcato, “l’Unione Europea fornisce un contributo efficace e imparziale in questo ambito” attraverso la missione Irini. L’Italia, ha assicurato, “non risparmierà alcuno sforzo”.

LA MISSIONE IRINI

Sforzo teso anche a garantire la piena operatività alla missione guidata dall’ammiraglio Fabio Agostini, giunta ormai a un anno dall’avvio del mandato per garantire l’embargo di armi sulla Libia. In questi mesi di operazioni, Irini ha investigato oltre 2.300 navi in navigazione nel Mediterraneo centrale, effettuando un centinaio di “friendly approach”, otto abbordaggi con ispezioni a bordo, un dirottamento con conseguente sequestro di un carico di carburante per scopi militari. Eppure, l’ormai noto rapporto del Consiglio di Sicurezza dell’Onu definisce l’embargo “totalmente inefficace”. Il problema, come notato da Formiche, restano le realtà che agiscono alle spalle dei due blocchi del Paese, che hanno sfruttato lo scontro armato, ora fermo, per trasformare quei blocchi in cui sono intervenuti in sfere di influenza. Proprio per questo l’efficacia della missione Irini resta di fondamentale importanza. È prevista per la prossima settimana l’ufficialità su una proroga biennale.

IL PUNTO DI GUERINI

”Il governo italiano – ha aggiunto Guerini dopo l’incontro con Borrell – dà il deciso sostengo all’operazione Irini e chiede, con l’avvicinarsi della scadenza del mandato, una revisione strategica al fine di potenziare la missione e la sua capacità di agire in supporto al processo di pacificazione libica”. Per il ministro della Difesa resta “opportuno sollecitare una maggiore collaborazione con la missione Nato Sea Guardian e rafforzare i compiti secondari, tra cui quello di addestramento della Guardia Costiera e della Marina libica”. E alla Libia si lega il Sahel, “un’area di sempre maggiore rilevanza strategica per l’Europa”, ha ricordato Guerini, citando l’impegnò italiano in Niger è il contributo (appena partito) alla task fort Takuba promossa dalla Francia “per il contrasto al terrorismo ed ai fenomeni di matrice jihadista nell’area tri-frontaliera di Mali, Niger e Burkina Faso”. Il tema è stato al centro del recente colloqui a Berlino con Annegret Kramp-Karrembauer è , che ha dato disponibilità a integrare la missione tedesca Gazzelle nella Eutm Mali: “Un approccio efficace e assolutamente condivisibile che ben interpreta la necessità dell’Ue e dei suoi Stati membri di agire nella regione in maniera sistematica ed efficace in sinergia con tutte le iniziative della Coalizione per il Sahel”..

PUTIN ASSASSINO?

Nel frattempo, nell’agenda dell’incontro alla Farnesina c’era anche la Russia, al centro della cronaca dopo l’intervista di Joe Biden alla ABC. “Non commentiamo i commenti”, spiegava in mattinata il portavoce della Commissione europea Eric Mamer ai giornalisti che gli chiedevano se l’Alto rappresentante fosse d’accordo con quanto affermato dal presidente Usa. “Sfortunatamente – aggiungeva una portavoce di Borrell – c’è una lunga lista di omicidi o tentativi di omicidio nei confronti di numerose persone in Russia, inclusi politici e giornalisti”. Di più: “In qualità di presidente, Putin è il responsabile delle azioni e politiche delle autorità russe”.

UNA STRATEGIA EUROPEA PER LA RUSSIA

Oltre il caso specifico, dopo “l’invio di un segnale politico netto e unitario dei 27” dell’Ue sul caso Navalny, “anche attraverso nuove sanzioni, ora la sfida per l’Unione Europea è quella di delineare una strategia verso la Russia”, ha spiegato il ministro Di Maio. Tale strategia, ha aggiunto, “pur mantenendo una postura esigente sul tema dei diritti umani, dovrà guardare agli interessi europei di lungo periodo”.

Ciò significa, ha rimarcato il titolare della Farnesina, “anche salvaguardare canali di cooperazione e comunicazione con Mosca nelle aree di nostro interesse”. E Borrell ha aggiunto: “Mi aspetto dal Consiglio europeo un dibattito sulla situazione attuale e sulla strada da seguire per il futuro; solamente con l’unità all’interno dell’Ue e l’attuazione dei cinque principi (stabiliti nel 2016, ndr) riusciremo a stabilire i nostri rapporti futuri con la Russia”.

E LA TURCHIA?

Spazio anche alla Turchia. “L’Italia – ha spiegato Di Maio – si riconosce pienamente nelle conclusioni adottate dall’Ue sulla Turchia a dicembre e apprezza che si comincino a intravedere segnali di distensione”. Il tema sarà affrontato nel Consiglio Affari Esteri di lunedì e successivamente al Consiglio europeo. Anche in questo caso si lavora per una strategia comune da parte dell’Ue. “Sarà importante lavorare assieme per dare continuitaà a quella impostazione, preservando gli spazi di dialogo e cercando di costruire un’agenda positiva, fermo restando la nostra contrarietà a ogni provocazione e iniziativa unilaterale a danno dei nostri partner europei”.



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