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Russia, ora gli Usa premono su Francia e Germania. E sul Nord Stream 2…

Dopo aver incontrato l’omologo italiano, il capo della diplomazia Usa farà ritorno a Bruxelles, raggiungendo il capo del Pentagono Lloyd Austin. L’arrivo dei due alti esponenti dell’amministrazione di Joe Biden in Europa coincide con una fase di rinnovata tensione tra Stati Uniti e Russia, incentrata sull’Ucraina e sul progetto russo-tedesco del gasdotto Nord Stream 2

Antony Blinken sta per tornare a Bruxelles. Il segretario di Stato americano, che oggi incontra il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio, tornerà nella capitale belga questa settimana, dopo la ministeriale Nato di fine marzo, raggiungendo il capo del Pentagono Lloyd Austin. In cima all’agenda del numero uno della diplomazia americana ci sono Iran, Afghanistan e le attività della Russia nei confronti dell’Ucraina.

L’arrivo dei due alti esponenti dell’amministrazione di Joe Biden in Europa coincide con una fase di rinnovata tensione tra Stati Uniti e Russia, incentrata sull’Ucraina e sul progetto russo-tedesco del gasdotto Nord Stream 2. Washington accusa Mosca di aver ammassato al confine con l’Ucraina una quantità di truppe e asset militari senza precedenti dall’annessione della Crimea, nel 2014. La scorsa settimana il presidente russo, Vladimir Putin, ha accusato il governo di Kiev di “pericolose azioni provocatorie” nel Donbass, la regione russofona all’estremità orientale dell’Ucraina.

L’amministrazione Biden si sta muovendo su più piani. Innanzitutto sta mettendo pressione su Germania e Francia sull’Ucraina. Poi sta valutando la nomina di un inviato speciale incaricato di condurre i negoziati tesi a bloccare il progetto del gasdotto Nord Stream 2 tra la Russia e la Germania (opera realizzata al 96 per cento): come spiega Politico, il posto sarebbe già stato offerto dal consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, ad Amos Hochstein, che è stato inviato speciale e coordinatore per gli affari energetici internazionali sotto l’amministrazione del presidente Barack Obama e consulente e confidente dell’allora vicepresidente Biden. Sino allo scorso anno, Hochstein ha servito nel consiglio di supervisione del colosso energetico ucraino Naftogaz.

Intanto, a Berlino giungono le parole del portavoce dell’ambasciata degli Usa a Berlino, Joseph GiordonoScholz, che, al quotidiano Tagesspiegel, afferma che gli Stati Uniti sono determinati a “utilizzare tutte le leve disponibili” per impedire il completamento del Nord Stream 2. Il funzionario ha aggiunto che, per gli Stati Uniti, qualsiasi impresa coinvolta nel progetto del Nord Stream 2 “rischia” di essere sottoposta a sanzioni Secondo Giordono-Scholz, il gasdotto nel Baltico è “un progetto geopolitico della Russia, che minaccia la sicurezza energetica dell’Europa tanto quanto quella dell’Ucraina e dei partner orientali della Nato”. Questo giudizio, ha evidenziato il portavoce dell’ambasciata degli Stati Uniti a Berlino, è “condiviso da alcuni dei nostri partner europei e anche da alcune autorevoli voci in Germania”. Un messaggio chiaro anche alla cancelliera Angela Merkel e alla sua Unione Cdu-Csu.

La Germania sta cercando un soluzione. Al vaglio ci sono soluzioni alternative per impedire che gli Stati Uniti attuino ulteriori sanzioni contro il gasdotto Nord Stream 2. Il governo tedesco avrebbe offerto all’amministrazione Biden di investire notevolmente nello sviluppo dell’idrogeno in Ucraina. L’obiettivo è facilitare l’ingresso del Paese nell’era delle energie pulite, così da disancorarlo dal transito del gas russo sul proprio territorio, importante fonte di entrate per Kiev. Tuttavia, come riferisce il Tagesspiegel, i movimenti di truppe della Russia al confine con l’Ucraina ostacolano la proposta che la Germania avrebbe presentato agli Stati Uniti.

A tal proposito ecco la via indicata da Matthew Rojansky, direttore del Kennan Institute del Wilson Center, nel corso di una recente intervista con Formiche.net: “Bisogna continuare a usare lo strumento delle sanzioni, l’unico che l’Occidente abbia davvero. Definire delle linee rosse, come la soluzione della questione Nord Stream 2. Difendere l’interesse nazionale. Una guerra contro la Russia non è nell’interesse di nessuno”.

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