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L’Italia in 10 selfie. Il dossier Symbola sull’eccellenza del nostro Paese

È stato presentato il dossier “L’Italia dei 10 selfie” che ritrae i punti forti della nostra economia circolare. Un Rapporto quello del 2021 che si prefigge di essere punto di partenza per “una sfida di enorme portata che richiede il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali, culturali”, come afferma Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola

L’Italia è il Paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti, il 79%, con una incidenza più che doppia rispetto alla media dell’Unione europea. Questo e molti altri sono i punti di forza che come ogni anno, a partire dai rapporti della Fondazione Symbola, il dossier “L’Italia dei 10 selfie” ritrae nel nostro Paese.

Il Rapporto del 2021, realizzato in collaborazione con Unioncamere ed Assocamerestero, con il patrocinio del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il ministero della Transizione Ecologica, racconta l’Italia nel mondo tanto da essere tradotto in inglese, spagnolo, francese, russo, cinese e giapponese.

“Abbiamo bisogno di trovare una missione comune per far ripartire l’economia. Affrontare con coraggio la crisi prodotta dalla pandemia da Covid-19 e la crisi climatica”, ha detto Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, durante la presentazione del dossier alla sala stampa Estera con Marteen Van Aalderen, presidente Stampa Estera, Marina Sereni, viceministro Esteri e Cooperazione Internazionale, Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica.

“Non è solo necessario ma rappresenta, come affermiamo nel Manifesto di Assisi, una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro. È una sfida di enorme portata che richiede il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali, culturali. Va portata avanti senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno”, ha continuato Realacci.

Già durante il tavolo di lavoro organizzato da Fondazione Symbola, il Sacro convento di Assisi e Comieco, erano stati evidenziati elementi-chiave positivi. Ad esempio si è sottolineato come il sistema cartario sia uno dei settori industriali leader nell’economia circolare, nell’uso di risorse rinnovabili e nella capacità di riciclo.

Un quadro incoraggiante, soprattutto per quanto riguarda il posizionamento del nostro Paese e le prospettive, come durante la tavola rotonda ricordava il ministro Roberto Cingolani, sottolineando che l’Italia si trova in una posizione di leadership internazionale di assoluto valore, “siamo certamente più circolari dei nostri colleghi europei” riciclando circa il doppio dei materiali rispetto all’Unione.

Questi dati si possono misurare con l’indotto di oltre 210.000 persone che lavorano nell’economia circolare e il fatturato medio di 70 miliardi di euro, sono numeri cruciali che dimostrano quanta strada sia stata fatta. La sobrietà nell’utilizzo delle risorse, aveva ricordato il ministro, appartiene agli italiani e ci dovrà caratterizzare sempre di più.

Ma ecco gli altri “selfie” del dossier che ci ricordano dove l’Italia eccelle.

– È italiano il più grande operatore al mondo nelle rinnovabili. L’Enel, anche per questo, è la società elettrica privata più capitalizzata nelle borse europee.

– Ben 432.000 imprese hanno investito nel periodo 2015-2019 in prodotti e tecnologie green. E hanno dalla loro parte innovazione, più esportazione e più produzione di posti di lavoro.

– Secondo uno studio dell’Università di Oxford, l’Italia è seconda al mondo nella capacità di esportare prodotti green tecnologicamente avanzati, e potenzialmente la prima.

– L’Italia è prima in Europa per numero di imprese di design con il 15,5% del totale ed è leader mondiale per saldo commerciale nella nautica.

– Nel settore legno-arredo l’Italia è prima in Europa nell’economia circolare con il 93% dei pannelli truciolari di legno riciclato e terza nel mondo per saldo della bilancia commerciale nell’arredo.

– Invece in agricoltura siamo avanti nella sostenibilità con emissioni (30 milioni di tonnellate di Co2) nettamente inferiori a Francia (76 milioni) e Germania (66 milioni).

– Con 32,2 milioni di euro l’Italia ha un ruolo di leadership in Europa nella produzione farmaceutica, subito dopo la Germania con 32,9 milioni.

– Siamo il primo esportatore europeo di biciclette con 1.779.300 bici vendute all’estero. Primi al mondo nella produzione di selle con il 53.9% del totale mondiale.

Assumendo l’Europa di azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2050 si è prefissata un obiettivo per cui “l’Italia può dare un contributo importante”, ha affermato Realacci. “L’Italia può essere un avamposto di quell’economia più forte e insieme più sostenibile e a misura d’uomo. L’Italia è spesso in grado di vedere i propri mali, senza affrontarli, ma è incapace di leggere i propri punti di forza, come ha ricordato il presidente Draghi. Eppure non c’è niente di sbagliato in Italia che non possa essere corretto con quanto di giusto c’è in Italia. Questi dieci selfie dimostrano alcuni dei talenti che possiamo mettere in campo”, ha concluso il presidente di Symbola.

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