Dabaiba ha bisogno di dimostrare col voto sul Bilancio che la Libia (la sua politica, le sue istituzioni, le sue realtà) sta viaggiando sulla strada della stabilizzazione
Con una sessione plenaria a Tobruk, il parlamento libico HoR inizia a discutere oggi, lunedì 19 aprile, la legge di bilancio. La prima manovra finanziaria unificata degli ultimi dieci anni, frutto del percorso di stabilizzazione avviato dal governo di unità nazionale guidato da Abdelhamid Dabaiba — primo ministro nominato attraverso il Foro di dialogo libico costruito dall’Onu sulla base del cessate il fuoco tra Tripolitania e Cirenaica.
Dabaiba, che ha il compito di traghettare il Paese verso le elezioni del 24 dicembre, deve passare dal Bilancio. La Libia, per compiere i passi in avanti per la stabilizzazione da consolidare col voto, ha bisogno di fondi e per questo ha proposito un budget da 22 miliardi di dollari ed è pronto a discutere una serie di emendamenti che i parlamentari certamente presenteranno.
Secondo le fonti di Formiche.net, “se i deputati non dovessero accettarlo nella seduta che potrebbe iniziare in serata, il bilancio potrebbe essere restituito al governo per l’adeguamento richiesto dal parlamento”. È molto probabile che così andrà.
Alcuni politici libici hanno sollevato dubbi sulla trasparenza delle spese previste, altri ne contestano le dimensioni (sebbene ne servirebbero molti di più per la ricostruzione) perché temono possa generare alta inflazione, in una partita che riguarda tanto la Libia quanto gli interessi di una serie di attori esterni che fino a qualche mese fa si sono mossi (a livello militare e diplomatico) attorno al conflitto e ora guardano alla Libia per assisterne la ricostruzione.
Dalla ripartenza del Paese, e dalla ricomposizione politica che uscirà anche dall’accordo per l’indirizzo economico, dipendono pure diversi asset economici che il fondo sovrano LIA ha investiti e miliardi congelati da risoluzioni Onu. Dabaiba ha anche il compito di dimostrare che il proprio esecutivo può curarsi dello scongelamento (almeno parziale) delle liquidità che da tempo danno rendimenti anche negativi, mentre in molti hanno iniziato il corteggiamento della LIA e dei suoi veicoli di investimento. Il voto sul bilancio ha valore politico, è un primo, importante test per la nuova autorità esecutiva.