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Ritiro dall’Afghanistan? Occhio… L’avviso di Clinton e Rice

Le ex segretarie di Stato di Obama e Bush jr contro la decisione di Biden sull’Afghanistan: rischiamo di dover tornarci presto

A fine marzo il capo del Pentagono Lloyd Austin è stato il primo membro dell’amministrazione statunitense a fare visita in Afghanistan dopo l’annuncio del presidente Joe Biden del ritiro delle truppe l’11 settembre prossimo – una data simbolica visto che sarà il ventesimo anniversario dall’attentato alle Torri gemelle.

Politico ha raccontato le discussioni alla Casa Bianca, al dipartimento di Stato e alla Difesa sul ritiro sottolineando come il ruolo principale di Austin – “ancora un po’ un outsider rispetto alla ristretta cerchia di consigliere di lunga data di Biden, che comprende [il segretario di Stato Antony] Blinken e [il consigliere per la sicurezza nazionale Jake] Sullivan” – sia stato quello di attuare i piani del presidente e di tenere a badare i capi di stato maggiore. “Gli esperti sostengono che Biden abbia scelto Austin come capo del Pentagono proprio perché avrebbe eseguito gli ordini”, scrive il giornale americano.

Per quella scelta l’amministrazione Biden ha dovuto fare i conti con parecchie critiche. Tra gli scettici, anche il generale David Petraeus, che ha guidato le operazioni militari statunitensi in Afghanistan, l’ex ambasciatore Ryan Crocker, oltre a molti membri del Congresso di entrambi i partiti, preoccupati dai destini di chi rimarrà sul campo, a rischio di finire in pasto a talebani, Stato islamico e gruppi come la Rete Haqqani.

Nelle ultime ore Axios ha aggiunto altri due nomi di assoluto livello alla lista degli scettici: quello di Condoleezza Rice e Hillary Clinton, che nel 2009 si sono passate il testimone al dipartimento di Stato con il cambio di presidenza, dal repubblicano George W. Bush al democratico Barack Obama. Assieme sono intervenute durante una riunione su Zoom con i membri della commissione Affari esteri della Camera dei rappresentanti. Nessuna dichiarazione ufficiale ma neppure nessuna smentita. Alcuni presenti hanno raccontato alla testata americana che entrambe hanno messo in guardia da due rischi: l’avanzata dei gruppi terroristici pronti ad approfittare del vuoto lasciato dagli Stati Uniti in ritirata e la conseguente possibilità di essere “costretti” a tornare con gli stivali sul terreno. Uno scenario da incubo che sarebbe anche testimonianza di una sconfitta politica.

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