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L’ingegneria italiana conquista Cipro. Ecco l’alleanza Saipem-Hyperion

A tre anni dall’aggressione turca alla nave Saipem 12000 parte la newco frutto dell’alleanza tra la controllata di Eni e l’azienda cipriota. La nuova società fornirà servizi di consulenza e di ingegneria altamente specializzati a supporto della transizione energetica e della ricerca di gas in un mare al contempo ricco di giacimenti e crocevia strategico

Il gas chiama, Saipem risponde. E nel mare di Cipro di gas ce ne è tanto. Per questo la controllata di Eni (30,5%)  e la cipriota Hyperion Systems Engineering, unica società locale attiva nell’Oil&Gas, hanno deciso di allearsi per creare Saipem-Hyperion Eastmed Engineering, impresa a controllo congiunto con sede a Cipro. Con il mondo prossimo all’addio agli idrocarburi tradizionali, la ricerca di gas diventa il principale driver dell’esplorazione globale.

E ora Saipem punta dritto allo specchio di mare circostante Nicosia, quella Zona economica esclusiva (Zee, un’area del mare, adiacente alle acque territoriali, in cui uno Stato costiero ha diritti sovrani per la gestione delle risorse naturali) dove negli anni sono venuti alla luce importanti giacimenti di gas. La stessa, peraltro, teatro nel 2018 di un’incidente che coinvolse la stessa società di ingegneria di Eni, quando un’unità militare turca bloccò la nave Saipem 12000 impegnata in attività di perforazione.

Ora però è tempo di guardare avanti e pensare alle nuove opportunità. La nuova società frutto dell’alleanza fornirà servizi di consulenza e di ingegneria altamente specializzati per i settori dell’energia e delle infrastrutture nel Mediterraneo orientale. Più nel dettaglio, la società offrirà supporto ai clienti che desiderano incrementare le loro attività nella regione fornendo soluzioni innovative, sostenibili e a basso impatto ambientale aiutandoli a raggiungere i loro obiettivi in ambito di transizione energetica. Insomma il meglio della tecnologia e dell’ingegneria italiana al servizio della ricerca e dell’estrazione di gas.

A monte dell’operazione italo-cipriota, c’è la consapevolezza che Cipro ha una posizione strategica nel Mediterraneo orientale, che rende questo Paese storicamente finito nelle mire turche (a partire dall’invasione del 1974) ideale non solo come centro nevralgico delle attività di esplorazione, ma anche come nodo di interconnessione energetica del Mediterraneo orientale con Europa e Nord Africa. E comunque Saipem è già presente a Cipro con una branch, la Saipem Cyprus Branch: sebbene questa non sia oggi operativa consente alla società di Eni di avere un appoggio e un network locale già collaudato.

Luca Brunetto, Head of Business Development and Commercial Strategies di Xsight, la divisione di Saipem dedicata ai servizi di definizione dei progetti, ha spiegato come “la nuova società consente a Saipem di consolidare la propria presenza nell’area Eastmed e di contribuire allo sviluppo dei progetti regionali. La partnership con Hyperion, azienda con molti anni di attività e una profonda conoscenza del contesto locale, crea le basi per cogliere nuove opportunità di business e accresce la nostra capacità di fornire servizi in un mercato strategico quale il Mediterraneo orientale”, mentre Symeon Kassianides, presidente e ceo di Hyperion ha chiarito come l’obiettivo dell’alleanza è “creare un importante centro di servizi nella regione, che coniughi la vasta e preziosa esperienza di Saipem con il pluriennale successo di Hyperion nella fornitura di soluzioni avanzate e di ingegneria specializzata. La costituzione di questa società consente inoltre di fare un importante passo avanti nel rafforzare la posizione di Cipro come hub di ingegneria e servizi nel Mediterraneo orientale”.

Ora non resta che partire, come ha messo in chiaro Stavros Spanos, ceo ad interim di Saipem-Hyperion Eastmed Engineering: “Siamo entusiasti della creazione di Saipem-Hyperion Eastmed Engineering Ltd. Siamo già pronti a partire e abbiamo iniziato ad esplorare iniziative specifiche”.



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