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Bruxelles, due ambasciatori per Biden. Ecco le nomine per Nato e Ue

Julie Smith alla Nato e Mark Gitenstein all’Ue. Il presidente Biden sta per annunciare alcune nomine diplomatiche in vista del viaggio di giugno a Londra e Bruxelles. Due scelte per rilanciare i legami transatlantici. Per Roma sempre in pole Hickey, già commissario all’Expo Milano 2015

In vista del suo primo viaggio ufficiale, quello in Europa previsto a giugno, Joe Biden starebbe per annunciare alcune nomine diplomatiche. Il presidente statunitense sarà nel Regno Unito per il G7 e poi a Bruxelles per il summit Nato. Per l’ambasciata di Londra circola il nome di Bob Iger, presidente di Disney, come riportato anche recentemente dal britannico Telegraph. Ma una decisione non è ancora stata presa, come ha spiegato la Casa Bianca. In dirittura d’arrivo sarebbero, invece, le scelte per due sedi a Bruxelles: Mark Gitenstein sembra destinato all’Unione europea, mentre Julianne Smith (Julie) al quartiere generale della Nato. Lo riporta Axios.com.

UNA FEDELISSIMA ALLA NATO

Già viceconsigliere per la sicurezza nazionale di Biden mentre era vicepresidente, oggi un consigliere senior al dipartimento di Stato, Smith ha trascorsi nel Center for a New American Security, think tank che tanti esperti ha già fornitori all’attuale amministrazione e di cui ha guidato il Transatlantic Security Program. E anche in WestExec, la fucina da cui proviene anche Antony Blinken, segretario di Stato. in occasione dell’8 marzo aveva punzecchiato Josep Borrell, l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, sulla parità di genere nella diplomazia europea in cui l’87% degli alti funzionari è uomo.

Intervistata da Formiche.net un anno fa, prima delle elezioni presidenziali, Smith sottolineava l’enfasi sugli alleati che avrebbe posto il presidente Biden: “Si batterebbe per rivitalizzare le alleanze. [Donald] Trump vuole competere contro Cina e Russia da solo. Biden lo farebbe insieme ai suoi alleati, non solo con i Paesi europei, ma con tutte le democrazie, per mettere alle corde i leader autoritari. Dà enorme importanza alla difesa della democrazia liberale nel mondo”. Parole che risuonano oggi, leggendo l’articolo di Axios.com in cui si sottolinea il fatto che “Unione europea e Nato giocheranno un ruolo cruciale negli sforzi di Biden di rilanciare le relazioni con gli alleati europei” anche nel lavoro “di concerto” con la Cina.

UN AVVOCATO ALL’UE

Avvocato esperto di commercio internazionale, 74 anni, già membro del consiglio consultivo del Biden-Harris Transition Team, Gitenstein oggi è consulente senior dello studio Mayer Brown a Washington. È stato anche nel consiglio di amministrazione della Fondazione Biden. Per lui non sarebbe la prima avventura diplomatica: infatti, è stato ambasciatore in Romania durante la prima amministrazione di Barack Obama. È molto vicino a Ted Kaufman, storico consigliere di Biden, che Politico ha ritratto come il super-architetto della transizione presidenziale.

GLI ASPETTI COMMERCIALI

Smith avrà come bussola gli sforzi richiesti dall’amministrazione Biden agli alleati Nato per il soddisfacimento dell’obiettivo del 2% del prodotto interno lodo in spese militari entro il 2024. Priorità numero uno di Gitenstein sarà, invece, il commercio con l’obiettivo di riportare verso gli Stati Uniti lo sguardo di diversi Paesi europei (in primis la Germania) che vedono la Cina come un mercato ricco di opportunità piuttosto che come un rivale strategico. Un segnale in questa direzione è l’annuncio di marzo della tregua sulla disputa transatlantica Airbus-Boeing.

Il prossimo banco di prova sono le sanzioni trumpiane su acciaio e alluminio che Biden non ha revocato e a cui l’Unione europea ha risposto con dazi del 25% sul whisky americano che potrebbero raddoppiare a giugno. Il curriculum di Gitenstein sembra rispondere agli obiettivi dell’amministrazione. Sul suo profilo LinkedIn si legge che allo studio Mayer Brown si è occupato di accessi ai mercati dell’Europa centrale e orientale con focus su privatizzazioni, infrastrutture, energia, finanza e banche.

LE ALTRE NOMINE IN ARRIVO

Alcuni giorni fa su Formiche.net avevamo raccontato le ultime sulle prossime nomine diplomatiche di Biden, che ha scelto il diplomatico Nicholas Burns come prossimo ambasciatore a Pechino. Tra le sedi da assegnare c’è anche Roma, dove l’ambasciata oggi è guidata da Thomas Smitham, incaricato d’affari che soltanto recentemente ha parlato di “sintonia tra l’amministrazione Biden e il governo Draghi”. Per via Veneto c’è un nome che svetta su tutti: quello di Doug Hickey, ex Commissioner General dello Usa Pavilion all’Expo di Milano 2015, a capo (con rango di ambasciatore) della partnership tra Friends of the US Pavillon (il consorzio scelto allora dal dipartimento di Stato) e l’American Chamber of Commerce in Italy, diretta – allora come oggi – da Simone Crolla. Ma per la sede italiana serve ancora qualche settimana.



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