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Un’alleanza per la Difesa nello Spazio. La proposta dell’Atlantic Council

L’Atlantic Council pubblica il nuovo report dello Scowcroft Center dedicato ai suggerimenti per l’amministrazione americana sulla dimensione spaziale. Punto centrale del dossier, la proposta di istituire un’alleanza spaziale sul modello della Nato, la “Space Security Alliance”, da strutturare entro la metà del secolo con alleati europei e partner indopacifici

“Space Security Alliance”. È la proposta dell’Atlantic Council per un’alleanza euro-atlantica oltre l’atmosfera, rivolta a Joe Biden, ma anche ai partner e alleati degli Stati Uniti. È contenuta nel nuovo report (consultabile qui), insieme agli altri suggerimenti offerti all’amministrazione americana per il futuro della sicurezza spaziale, redatti dallo Scowcroft Center for Strategy and Security dell’autorevole think tank con sede a Washington.

L’ALLEANZA

L’alleanza spaziale, lontana dall’essere una trovata fantascientifica, si posa sulla concretissima presa di coscienza della crescente importanza che la dimensione spaziale riveste nella sicurezza e prosperità delle nazioni sulla Terra. Comunicazione, cooperazione satellitare e un corpus di norme e regolamenti comuni dovranno essere le colonne portanti della nuova alleanza, con l’obiettivo di garantire la libertà della “navigazione” spaziale e il contrasto alle crescenti minacce che passano attraverso l’atmosfera.

LA RILEVANZA CRESCENTE DELLO SPAZIO

Secondo il report, alla base nella nuova corsa allo spazio del XXI secolo ci sono quattro importanti sviluppi. Primo, lo spazio possiede un potenziale per l’umanità illimitato di rivoluzionare la sicurezza sulla Terra, l’economia e persino la resilienza stessa della civiltà umana. In secondo luogo, ci sono le crescenti possibilità di sfruttamento delle risorse spaziali, economiche e commerciali, sempre più accessibili grazie all’avanzare della tecnologia. Terzo fattore, la sicurezza nello spazio è oggetto di una nuova contesa, in particolare tra Stati Uniti, Cina e Russia, all’interno della quale chi riesce ad avere occhi e orecchie spaziali riceve un vantaggio strategico significativo anche sulla Terra. Infine, le nuove attività spaziali stanno ampliando le frontiere dell’umanità nello spazio cislunare, la sfera ideale composta dal raggio Terra-Luna, e nel futuro prossimo occorrerà fissare nuove regole e norme che stabiliscano un ordine in questo nuovo spazio umano.

PRIORITÀ STRATEGICHE

Il documento strategico dell’Atlantic Council fornisce un progetto per la sicurezza spaziale degli Stati Uniti e degli alleati a lungo termine, basato su quattro elementi principali, paralleli alle sfide spaziali dell’immediato futuro: aggiornare e perfezionare le norme che governano lo spazio; accelerare il commercio spaziale con investimenti in tecnologie-chiave e sfruttando l’innovazione del settore privato; adottare un approccio cislunare allo sviluppo spaziale che ampli l’attuale “economia dell’orbita bassa”; infine, stabilire un’alleanza di sicurezza collettiva per lo spazio con nazioni affini per identificare e proteggere gli interessi comuni. Questo è sicuramente l’elemento più interessante per i Paesi al di qua dell’Oceano, Italia in primis: l’Atlantic Council, infatti, riconosce l’indispensabile ruolo degli alleati nella nuova competizione spaziale, se si vuole garantire il predominio degli Stati Uniti e dei Paesi “like-minded” nello spazio.

LA SPACE SECURITY ALLIANCE

In questo quadro si inserisce la proposta della “Space Security Alliance”, vera e propria “Nato spaziale” che dovrebbe portare insieme gli alleati di sempre e le altre nazioni allineate, gli Stati Uniti a costruire una comunità di sicurezza anche nello spazio extra-atmosferico. In questo senso l’Atlantic Council è piuttosto chiaro: “Gli Stati Uniti e i loro alleati devono creare un quadro per la cooperazione e la sicurezza reciproca nello spazio, formando un’alleanza internazionale per la sicurezza spaziale ed estendendo la portata delle alleanze esistenti come la Nato per garantire la sicurezza collettiva e scoraggiare le aggressioni nello spazio”.

I PASSI DA COMPIERE

L’implementazione di una tale architettura securitaria dovrebbe prevedere tre fasi di breve, medio e lungo periodo. Nell’immediato, da oggi fino al 2025, gli Stati Uniti dovrebbero dare la priorità a una comprensione comune dell’ambiente della sicurezza spaziale e giungere a intese comuni con gli alleati e i partner sugli interessi reciproci nello spazio. A partire dal 2025, e per i successivi quindici anni, Washington dovrebbe lavorare con la Nato e con gli altri partner like-minded per sviluppare un insieme di attività per la cooperazione nello spazio sempre più ambiziose, con sforzi diplomatici multilaterali e bilaterali con alleati e partner europei e indopacifici per diffondere la necessità di un’alleanza spaziale a lungo termine. L’ultima fase, da completare per la metà del secolo, prevede l’impegno degli Usa, alleati e nuovi partner nella nuova “Space Security Alliance”, che garantisca la sicurezza collettiva e la difesa reciproca da attacchi nel settore spaziale.


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