L’università Federico II di Napoli ha siglato un accordo-quadro con il Centro alti studi per la Difesa (Casd) e il Comando operazioni in rete (Cor). Svilupperanno progetti formativi comuni su diversi campi, a partire della sicurezza cyber
“Questo accordo sancisce una prospettiva di collaborazione concreta tra il Comando operazioni in rete, che si occupa della dimensione cibernetica della Difesa, il Centro alti studi per la Difesa e la Federico II per lo sviluppo di capacità avanzate nel settore della formazione ai temi della dimensione digitale”. Commenta così il presidente del Casd, generale di squadra aerea Fernando Giancotti, l’accordo quadro siglato ieri dal Centro alti studi per la Difesa con l’università degli studi di Napoli Federico II e il Comando per le operazioni in rete (Cor). Il documento è stato siglato dal presidente del Casd insieme al rettore della Federico II, professor Matteo Lorito, e al comandante del Cor, ammiraglio di squadra Ruggiero Di Biase. “La Federico II – ha aggiunto il generale Giancotti – ha realtà di assoluta eccellenza, come il Polo di San Giovanni a Teduccio, caratterizzati da innovazione e metodologie avanzate; la Difesa sta investendo in questo settore e, quindi, ci piace collaborare”.
L’ACCORDO CON LA FEDERICO II
“Firmiamo un accordo con i rappresentanti, anche della formazione, di tutte le forze armate” ha spiegato il rettore Lorito, aggiungendo che: “Mettiamo a disposizione le nostre competenze per la formazione avanzata, specialmente nel campo della cyber-security, e per collaborare su progetti importanti; il fatto che i rappresentanti delle forze armate abbiano voluto interagire con noi per sottoscrivere questo accordo ci fa capire come oggi il ruolo della Federico II, specialmente nell’alta formazione, sia riconosciuto, sul piano nazionale e internazionale, da tutti gli attori più importanti della nostra comunità”. Trattandosi di un accordo quadro, abilita a molteplici possibilità di collaborazione, e le prime si concentreranno principalmente nel settore della digital education, facendo leva sul grande potenziale della dimensione digitale per formare in maniera adeguata sui rischi e le opportunità della dimensione cibernetica.
IL POLO D’ECCELLENZA DEL CASD
Tutto ciò si somma alle specificità del Centro alti studi per la difesa quale polo di riferimento in un settore di importanza strategica come quello della formazione della classe dirigente, non solo militare, rivolto a sviluppare percorsi formativi che favoriscano l’integrazione interdisciplinare fra mondo accademico nazionale e ricerca nel settore della Difesa nonché a integrare il sistema della formazione universitaria, post universitaria e della ricerca a sostegno del rilancio e di un più armonico sviluppo dei settori produttivi e strategici dell’industria nazionale.
GLI IMPEGNI DELL’ACCORDO
La stipula dell’accordo impegna le parti ad adottare forme di collaborazione reciproca per la programmazione, progettazione, realizzazione, svolgimento e condivisione di attività formative da svolgere attraverso lezioni, seminari, conferenze e workshop. Le attività riguarderanno l’analisi e l’approfondimento di problematiche complesse, dalle dinamiche delle strutture organizzative, alla leadership, la global governance e la gestione dell’innovazione, oltre alle materie legate alla difesa, sicurezza e le operazioni della dimensione cyber. Tutte questi argomenti, e non solo, saranno affrontati attraverso una didattica integrata ed esperienziale sempre diretta all’obiettivo di potenziare le capacità di difesa e sicurezza nazionale e internazionale. L’intesa prevede anche la compartecipazione a progetti di ricerca, analisi, sviluppo e realizzazione nel settore delle attività cyber, dall’analisi di malware a quella forense, dai penetration test ai sistemi IoT/SCADA.
L’HUB DI SAN GIOVANNI A TEDUCCIO
La giornata si è conclusa con la visita ad una realtà d’eccellenza nel panorama della formazione universitaria italiana e della collaborazione col mondo imprenditoriale: il polo universitario della Federico II di San Giovanni a Teduccio, un hub ad alta intensità di conoscenza, che ospita il campus universitario, le diverse academy, i centri di ricerca e i laboratori per i programmi di formazione avanzata in collaborazione con aziende multinazionali. L’hub rappresenta un’esperienza europea unica di integrazione dei fondi strutturali dell’Ue con un partenariato pubblico-privato, caratterizzata dalla realizzazione di un’opera infrastrutturale dal concetto innovativo, con formazione all’avanguardia per la rigenerazione urbana. È un centro di interazione tra insegnamento, ricerca e gruppi imprenditoriali, offre opportunità di formazione e lavoro molto significative e rappresenta un esempio di successo apprezzato dalla Commissione europea come buona pratica nell’uso dei fondi comunitari.