Il presidente degli Industriali Carlo Bonomi propone un grande progetto per fare del Giubileo del 2025 e del bimillenario della morte di Cristo nel 2033 due leve per la crescita del Paese. L’economista Marcello Messori, coordinatore dell’iniziativa, lo racconta a Formiche.net
Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, lo aveva detto giusto giusto nell’ultima relazione annuale degli Industriali: il Giubileo del 2025 può essere per Roma e soprattutto per l’Italia un’occasione imperdibile di rilancio e rinascita nazionale, dopo le devastazioni della pandemia. Ora, dagli auspici, si è fatto un passo in avanti: Confindustria e gli imprenditori si impegnano a predisporre un grande progetto per trasformare due eventi di portata simbolica planetaria in altrettanti volani per la crescita. Ovvero, il prossimo Giubileo del 2025 e le celebrazioni per il bimillenario della morte di Cristo nel 2033.
D’altronde, come spiegato da Bonomi nel corso di una conferenza stampa, il Recovery Plan, “è un piano che indica una serie di interventi per il rilancio ma sembrerebbe non avere una cornice nella quale focalizzare gli interventi stessi. Per noi l’idea potrebbe essere di focalizzare gli interventi con un obiettivo, vale a dire traguardando 2 eventi: il Giubileo del 2025 e il bimillenario della morte di Cristo nel 2033.
La logica è chiara. “Pensiamo che questi eventi possano aiutare a capire quale sia la stella polare per indirizzare e coordinare gli investimenti del Pnrr” spiega Bonomi. “Roma è fondamentale per la ripartenza: non c’è nel nostro paese un brand forte come Roma. Anche per questo abbiamo scelto questi due eventi; ne abbiamo tanti ma questi due sono significativi perché insisteranno su Roma. Qui si giocherà una partita fondamentale per il paese”. Coordinatore del progetto, l’economista e docente Marcello Messori, che proprio a Formiche.net ha spiegato genesi e ratio dell’iniziativa.
“Si tratta di un progetto molto promettente. Abbiamo il lancio del Pnrr, da qui al 2026, con investimenti che porteranno crescita e nuovi equilibri del Paese. Premesso questo, i due eventi, quelli del 2025 e del 2033 possono essere però un ulteriore volano per il Paese e per il Pil”, spiega Messori. “Se guardiamo ai numeri del Giubileo del 2000, la portata è ridotta rispetto a quello del 2025, eppure ha portato a una quantità di interventi e investimenti nel territorio rilevanti. Questo per dire che Giubileo, fa rima con Pil e con crescita. Il Giubileo del 2025 è un’occasione unica, da sfruttare, in modo complementare al Pnrr. Perché se il Recovery Plan è un inizio, il 2025 e il 2033 possono essere un completamento, un punto di arrivo”.
L’economista cita l’esempio dell’Alta Velocità. “Il Pnrr scommette molto sull’Alta Velocità e la logistica. Io non penso che eventi di tale portata, come il Giubileo del 2025 e il bimillenario, possano essere qualcosa che riguardano solo Roma, dunque solo Fiumicino o Termini. Ma serve una rete di stazioni e scali ed ecco che il progetto, che parte da Roma, abbraccia l’Italia intera. Questo è molto importante e vale anche per il turismo e dunque per rilanciare intere città d’arte, attraverso due singoli e diversi. Eccolo il volano di cui parlavo”.