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Democrazia d’asporto. Perché la rivoluzione Biden ci riguarda

Dalla democrazia take away a un’alleanza delle democrazie. La dottrina Biden nell’ultimo libro di Gabriele Natalizia, coordinatore Geopolitica.info, “Renderli simili o inoffensivi” (Carocci), presentato con Formiche insieme a Monica Maggioni, giornalista Rai1, già presidente Rai, e Alberto Simoni, capo della Redazione Esteri de La Stampa

Kabul. Una colonna di carri armati con la bandierina americana si allontana in una silenziosa processione. Supera sulla destra un cartello scrostato con una scritta appena visibile, “Goodbye”. In città le donne sanno che da un momento all’altro potrebbero tornare i burqa, la Sharia eseguita in piazza. Se si dovesse scegliere uno scatto che immortali al meglio il declino dell’ordine internazionale liberale, questo meriterebbe senz’altro il podio.

La “democrazia take away” ha sempre avuto un prezzo salato. Troppo anche per un Paese che ha voluto voltare pagina dall’era dell’America first di Trump con Joe Biden e pure non può e non vuole arrestare un parziale, inevitabile ritiro dalla scena internazionale.

Quanto è destinato a durare? È una delle domande cui prova a rispondere il bel saggio di Gabriele Natalizia, coordinatore di Geopolitica.info e ricercatore della Sapienza, “Renderli simili o inoffensivi” (Carocci). Di saggi che preconizzano la fine dell’Occidente e l’inarrestabile declino degli Stati Uniti ne sono usciti a centinaia, hanno avuto una certa fortuna sul finire degli anni ’90, con firme di spicco, da Spengler a Fukuyama, sono stati tutti, chi più chi meno, smentiti dai fatti. L’arte della divinazione si addice poco allo studio delle relazioni internazionali.

A questo gioco si sottrae il volume di Natalizia, che invece rinviene in un semplice bivio il cuore del “dilemma della democrazia americana”. Come ricorda il titolo, gli Stati Uniti fanno da sempre ricorso a due metodi per avere la meglio sui regimi autoritari e le loro manie espansionistiche: renderli “simili”, ovvero porre le basi per un percorso di avvicinamento alla democrazia, o “inoffensivi”, cioè sostenere al loro interno la presenza di un regime che eviti uno slittamento nel fronte “revisionista”.

 

La copertina del libro

 

Presentato lunedì durante l’evento di Formiche America is back. L’ordine liberale?” insieme a Monica Maggioni, conduttrice di “Sette storie” su Rai1 e già presidente della Rai, e Alberto Simoni, capo della Redazione Esteri de La Stampa in un dibattito moderato dalla direttrice di Formiche Flavia Giacobbe, il saggio è un vero e proprio check-up dell’ordine liberale targato Usa. L’eccezionalismo americano è un file–rouge che hanno tessuto tutti gli inquilini della Casa Bianca da Woodrow Wilson in poi.

“Lo stesso Nixon, ha rivelato in seguito Kissinger, aveva un quadro di Wilson nello Studio Ovale – dice Natalizia. Trump ha un primato, quello di “essersi discostato apertamente da questa tradizione, di aver messo nero su bianco che i valori americani, anche i migliori, non sono necessariamente esportabili ovunque”. Anche se, prima di lui, Barack Obama aveva già dato qualche segnale di cedimento. “Nel suo primo summit Nato, quando gli chiesero se credeva nell’eccezionalismo americano, annuì sorridendo e disse ‘Sì, ma dubito che gli inglesi credano all’eccezionalismo inglese e i greci a quello greco”.

“Abbiamo pensato che la globalizzazione avrebbe fatto sì che la nostra visione del mondo avrebbe informato il resto del pianeta, le cose sono andate diversamente”, sospira la Maggioni. Che nei lunghi anni da corrispondente di guerra ha visto con i suoi occhi cosa non funziona nella democrazia “d’asporto”. “Penso all’Iraq, all’Afghanistan. Questo discorso ha mostrato tutti i suoi limiti. Qualsiasi idea di democrazia, buona o cattiva che sia, se viene calata dall’alto senza tener conto dell’ordine interno di un Paese, della sua cultura, non può avere successo”.

Se l’export di democrazia vive una fase di lento e inesorabile calo, lo stesso non si può dire dell’autoritarismo. La pandemia ha offerto a Stati come Cina e Russia un’occasione straordinaria per offrire un “altro” modello di gestione della cosa pubblica. C’è chi, in America, l’ha battezzato “sharp power”. Dalle mascherine agli aiuti umanitari fino alle fake news sui vaccini, la propaganda autoritaria si fa strada nelle società occidentali come un coltello affilato (sharp) nel burro.

Dice Simoni che è “la rivincita del modello di Huntington: quando nazioni con etnie, culture e storie politiche non conciliabili faticano a trovare una collaborazione, viene meno l’illusione della pax perpetua kantiana che Fukuyama ha trasformato nella grande illusione post ‘89”.

Siamo ormai scivolati in un mondo hobbesiano, dell’ homo homini lupus? “Forse no, ma l’ascesa economica e militare della Cina porta giocoforza con sé un sistema valoriale alternativo. Nei prossimi anni è ineluttabile che Pechino prenda il controllo di alcune leve decisionali globali. Basti pensare che oggi il 30% dei cinesi ha lo stesso reddito medio pro-capite della classe media europea, in vent’anni il balzo è stato immenso. È il segno che il mondo va in una diversione diversa da quella tratteggiata all’epoca da Truman, Nixon, Reagan”.

Attenzione, avvisa la Maggioni: il tema della promozione democratica non sparisce con Biden, anzi. “Non avrà lo stesso ruolo cui ci ha abituato Bush Jr., non ci sarà la stessa esportazione, l’ideologizzazione che l’ha legittimata per anni. Ma la difesa democratica è già al centro di diverse iniziative lanciate da questa amministrazione, dalle tecnologie al clima. In cento giorni Biden ha già smentito tutti i pronostici, continuerà a farlo nei prossimi cento”.

A un altro Bush, il padre, si rifà “l’alleanza delle democrazie” in chiave anticinese annunciata da Biden, dice Simoni. L’ordine liberale, insomma, è vivo e vegeto. E si chiama così, spiega l’autore del libro, “perché risponde a un preciso ordine gerarchico che vede ancora gli Stati Uniti in cima”. “Biden non chiede condivisione di governance globale, ma burden sharing, condivisione di una responsabilità. Ora sta all’Europa rispondere”.



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